Un Terremoto nel Tessuto Industriale Bolognese: Yoox Net-a-porter tra Riorganizzazione e Perdita di Posti di LavoroLa città di Bologna si trova ad affrontare una crisi occupazionale di rilevanza strategica.
Yoox Net-a-porter (Ynap), gigante dell’e-commerce di moda, attraverso la capogruppo LuxExperience, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che impatterà profondamente sul territorio, con la prevista perdita di 211 posti di lavoro tra le sedi di Bologna e Milano.
L’annuncio ha scosso la comunità lavorativa e solleva interrogativi cruciali sul futuro del settore digitale nel distretto industriale emiliano.
L’entità dei numeri è significativa: 165 esuberi sono previsti direttamente a Bologna, distribuendo un peso considerevole sui due siti operativi: 134 dipendenti nella sede dell’Interporto e 31 a Zola Predosa.
Queste localizzazioni non sono semplici centri logistici, ma fulcri di un’organizzazione complessa che ha contribuito alla crescita economica e alla reputazione della regione.
La perdita di queste figure professionali rappresenta non solo un dramma individuale, ma anche un impoverimento di competenze specialistiche nel settore della logistica avanzata e della gestione della supply chain.
Le imminenti assemblee sindacali, programmate per lunedì 8 settembre, costituiscono il primo momento cruciale per la mobilitazione dei lavoratori.
L’orario delle assemblee – articolato tra Interporto (8:30-10 e 14:00-15:30) e Zola Predosa (11:30-13) – riflette l’urgenza di coinvolgere il più ampio numero possibile di dipendenti, fornendo loro uno spazio per comprendere appieno le implicazioni della decisione aziendale e definire le strategie di risposta.
La successiva proclamazione dello sciopero, con un pacchetto di 16 ore da calendarizzare a livello nazionale, testimonia la determinazione dei sindacati, Filcams Cgil e Fisascat Cisl, a contrastare una mossa percepita come inaccettabile.
Al di là della mera opposizione alla procedura di mobilità, l’azione sindacale mira a stimolare un confronto più ampio sul modello di sviluppo del settore e-commerce.
Si pone l’urgenza di analizzare le motivazioni alla base della decisione aziendale, valutando se siano riconducibili a fattori strutturali del mercato o a scelte strategiche che privilegiano la redditività a breve termine a discapito della stabilità occupazionale e della responsabilità sociale.
Le ripercussioni di questa crisi vanno oltre l’immediato impatto sui lavoratori coinvolti.
L’indebolimento del tessuto industriale bolognese, un distretto noto per la sua resilienza e capacità di innovazione, potrebbe avere conseguenze negative sull’intero sistema economico regionale.
La necessità di una risposta coordinata da parte delle istituzioni locali, delle organizzazioni sindacali e degli attori economici è impellente.
Si rende cruciale l’attivazione di misure di sostegno al reddito, di riqualificazione professionale e di orientamento al lavoro, al fine di agevolare la transizione dei lavoratori verso nuove opportunità occupazionali.
La sfida è quella di trasformare un momento di crisi in un’occasione per ripensare il futuro del lavoro nel settore digitale, promuovendo modelli più sostenibili e inclusivi.