Economia del Mare: l’Emilia-Romagna traina con 15 miliardi

L’economia del mare in Emilia-Romagna si configura come un motore economico di primaria importanza, generando un valore complessivo di quasi 15 miliardi di euro, un contributo significativo pari all’8,6% del Prodotto Regionale Lordo.
Questo settore, in rapida espansione, ha registrato una crescita annuale dell’11,3%, una performance che lo pone al di sopra delle medie nazionali e ne testimonia la vitalità intrinseca.

Il tessuto produttivo legato alla “Blue Economy” regionale si articola in oltre 14.000 imprese, che impiegano una forza lavoro di oltre 76.000 persone, distribuite lungo i 24 comuni costieri.
Un’economia globalizzata si evince dal valore delle esportazioni, che si avvicinano al miliardo di euro, evidenziando l’apertura e la competitività delle imprese emiliano-romagnole sui mercati internazionali.
Le province di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara si distinguono come centri propulsori di questo dinamismo, beneficiando di un effetto moltiplicatore economico che amplifica gli investimenti e le opportunità di sviluppo.
Un tratto distintivo è la composizione demografica delle imprese: si riscontra una prevalenza di realtà guidate da donne, giovani imprenditori e figure provenienti da contesti internazionali, a testimonianza di un’apertura all’innovazione e alla diversità.

Come sottolinea Giorgio Guberti, presidente della Camera di Commercio di Ferrara Ravenna, l’economia del mare non è più relegata a un ruolo settoriale marginale, ma si è evoluta in una realtà complessa e interconnessa, con implicazioni pervasive in molteplici settori.
Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio della Romagna, pone l’accento sulla necessità di investimenti strategici mirati a potenziare le infrastrutture portuali, a creare un hub energetico all’avanguardia a Ravenna, a migliorare la connettività aeroportuale, ferroviaria e stradale, e a promuovere la digitalizzazione e l’applicazione dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la logistica e il settore turistico.
È fondamentale, secondo Battistini, colmare un divario storico che ha frenato lo sviluppo di questo settore.

Il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, espande ulteriormente la visione, evidenziando come la “Blue Economy” trascenda i tradizionali ambiti del turismo e della pesca, abbracciando nuove frontiere come l’energia rinnovabile marina (ad esempio, l’energia delle onde o l’acquacoltura sostenibile) e lo sviluppo di una logistica portuale efficiente e innovativa.

Ravenna, con la sua estesa costa di 35 chilometri e la strategica posizione del porto sul canale Candiano, è destinata a svolgere un ruolo chiave nella crescita dell’intera regione.

Giovanni Acampora, presidente della Camera di Commercio di Frosinone Latina, sottolinea l’importanza del sistema camerale come unico organismo in grado di offrire una lettura integrata e multidisciplinare dei dati relativi a questo settore, ormai riconosciuto come un asset strategico a livello nazionale.
Francesco Benevolo, Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale, sottolinea l’importanza del rapporto come strumento di analisi e riflessione, fornendo dati cruciali per comprendere le dinamiche in atto nel settore e stimolando una pianificazione strategica per il futuro, con particolare attenzione al ruolo del porto e della logistica nella promozione dello sviluppo sostenibile.

L’economia del mare, pertanto, si configura come un’opportunità di crescita economica, innovazione tecnologica e sviluppo sociale per l’Emilia-Romagna, richiedendo un approccio integrato e una visione a lungo termine.

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