L’Emilia-Romagna si appresta a ridisegnare il proprio assetto aeroportuale, con una mossa strategica che mira a decongestionare l’aeroporto di Bologna e a rivitalizzare le infrastrutture minori, Forlì, Parma e Rimini.
L’iniziativa, annunciata dal presidente regionale Michele de Pascale in un dialogo costruttivo con Jason McGuinness, responsabile commerciale di Ryanair, prefigura l’abolizione dell’addizionale municipale sugli scali regionali, un provvedimento che potrebbe innescare una significativa espansione della presenza della compagnia aerea low-cost.
La crescita esponenziale dell’aeroporto di Bologna, sebbene indice di una crescente attrattività territoriale, ha generato criticità legate all’elevata affluenza di passeggeri, con disagi operativi e un’esperienza di viaggio a volte compromessa.
Questo scenario ha acuito le difficoltà incontrate dagli aeroporti di Forlì, Parma e Rimini, strutture che hanno navigato in acque più agitate, come nel caso di Parma, recentemente salvata dalla chiusura grazie all’intervento cruciale di investitori locali, testimonianza della fragilità di tali realtà e della necessità di un sostegno mirato.
L’abolizione dell’addizionale municipale rappresenta un tassello fondamentale di una visione più ampia, che mira a distribuire in maniera più equilibrata il traffico aereo e a valorizzare le specificità di ciascuno scalo.
Il presidente de Pascale sottolinea l’importanza di un consenso parlamentare trasversale per garantire l’approvazione della normativa, un requisito essenziale per l’allineamento con le politiche governative in materia di sviluppo infrastrutturale e mobilità.
L’obiettivo strategico è chiaro: elevare l’Emilia-Romagna a destinazione sempre più accessibile e competitiva, ottimizzando la rete aeroportuale regionale e creando sinergie tra le diverse sedi.
La risposta di Ryanair, espressa con entusiasmo da Jason McGuinness, evidenzia l’interesse concreto della compagnia aerea nell’opportunità offerta.
L’azzeramento dell’addizionale municipale viene percepito come un fattore determinante per un ampliamento significativo delle rotte e un incremento del traffico passeggeri, con conseguenze positive per l’economia locale.
L’impatto potenziale di questa iniziativa si estende ben oltre il semplice aumento dei flussi turistici.
Un incremento del traffico aereo, infatti, genera opportunità di lavoro, stimola lo sviluppo di servizi connessi e rafforza l’attrattività del territorio a livello nazionale e internazionale.
L’Emilia-Romagna, con questa mossa, si posiziona come un modello di sviluppo aeroportuale sostenibile e orientato alla valorizzazione delle risorse territoriali, capace di conciliare la crescita con la salvaguardia delle peculiarità locali e la creazione di un sistema di mobilità aerea più efficiente ed equamente distribuito.
Si tratta di una strategia che guarda al futuro, con l’ambizione di trasformare la rete aeroportuale regionale in un motore di crescita economica e sociale.






