martedì 23 Settembre 2025
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Fiom-CGIL Bologna: Assemblee e Sciopero per Gaza, un Impegno Concreto

In un’ondata di profonda inquietudine e senso di responsabilità, le strutture sindacali della Fiom-CGIL in numerose aziende metalmeccaniche del territorio bolognese hanno dato avvio a un ciclo di assemblee aziendali.

L’iniziativa, lungi dall’essere una mera reazione alle cronache, si configura come un tentativo di elaborare collettivamente l’orrore del conflitto in corso a Gaza, smantellando il sentimento di paralisi che le immagini di sofferenza quotidiana alimentano.

Queste assemblee non si limitano a una discussione superficiale; al centro vi è la formulazione e l’approvazione di un ordine del giorno che esprime una ferma volontà di azione.
Il documento, votato in realtà produttive di rilievo come Bonfiglioli Riduttori, Alberto Sassi, Ducati Energia, Carpigiani, Mec-Track Caterpillar, Tramec, Interpump, Montrade, AMA, C2C (Guide Museo Ducati Motor), Omac – Gruppo Marchesini, P.
E.

I.

, Sistem Pneumatica, impegna concretamente i lavoratori e le lavoratrici alla mobilitazione.

Questa mobilitazione si rivolge sia alle aziende private, sollecitandole a prendere posizione, sia ai governi, invocando azioni diplomatiche e politiche mirate a interrompere i violenti scontri e le conseguenti catastrofi umanitarie.
L’ordine del giorno non si ferma alla denuncia, ma prosegue con una richiesta diretta e inequivocabile alle aziende, a Confindustria e alle istituzioni locali.

Si chiede loro di attivare tutte le risorse e le iniziative necessarie per contrastare le politiche che conducono al genocidio, sostenendo al contempo le operazioni umanitarie che mirano a rompere l’assedio imposto e a distribuire aiuti vitali alla popolazione civile.
In particolare, viene espressa ammirazione e sostegno all’iniziativa della Global Sumud Flotilla, simbolo di solidarietà e di resistenza pacifica.
La gravità della situazione impone, secondo le strutture sindacali, un impegno non solo simbolico.

Per questo, è stato indetto uno sciopero di quattro ore, in coordinamento con la Cgil, e una manifestazione pubblica, un segnale tangibile della determinazione a non rimanere indifferenti di fronte a un dramma che ha implicazioni etiche, politiche e umanitarie di portata globale.
L’iniziativa non si esaurisce con la protesta immediata, ma si propone come l’avvio di un percorso di riflessione e di azione continuativa, volto a promuovere la giustizia, la pace e la tutela dei diritti umani.
Si auspica un ripensamento radicale delle dinamiche geopolitiche che alimentano il conflitto, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo e sicuro per tutti.

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