I lavoratori dei locali di McDonald’s si sono mobilitati mercoledì 7 maggio contro il rifiuto della multinazionale e dei suoi concessionari di negoziare un contratto integrativo aziendale che garantisca condizioni di miglior favore per i dipendenti. La protesta è stata organizzata dai sindacati del commercio Cgil, Cisl e Uil, Filcams, Fisascat e Uiltucs, che hanno anche promosso un flash mob davanti al Palacongressi di Rimini dove si svolgeva la convention annuale di McDonald’s Development Italy.Il contratto integrativo è richiesto da tempo dalle organizzazioni sindacali per riconoscere ai lavoratori condizioni economiche e normative migliori, coerenti con il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della Ristorazione sottoscritto e rinnovato nel 2024. La mobilitazione si è rivolta a oltre 35.000 lavoratori coinvolti con la multinazionale, di cui circa 4.000 dipendenti diretti da McDonald’s e più di 31.000 impiegati nei punti vendita in franchising.Le tre organizzazioni sindacali hanno sottolineato che la mobilitazione continuerà fino a quando non verranno riconosciuti ai lavoratori della multinazionale la dignità e il rispetto che meritano, attraverso l’apertura di un tavolo negoziale per definire un contratto integrativo aziendale. Questa richiesta è coerente con le pratiche di altri grandi operatori del settore ristorazione in Italia.Il presidio davanti al Palacongressi ha coinvolto centinaia di lavoratori e sindacalisti che hanno partecipato all’iniziativa, chiedendo la conclusione di un contratto che tenga conto delle esigenze dei dipendenti. L’evento ha richiamato l’attenzione della società e dei concessionari, facendo presa sull’opinione pubblica in merito alle condizioni di lavoro all’interno dei locali McDonald’s in Italia.
Lavoratori di McDonald’s in protesta per un contratto integrativo migliore
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