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Bologna, 45° anniversario: memoria, giustizia e verità per non dimenticare.

Bologna, 31 Luglio – Un anniversario che si erge a monito e a promessa: la Regione Emilia-Romagna, insieme ai familiari delle vittime, alla città e all’intera nazione, si stringe in un rinnovato impegno verso la memoria e la giustizia, a fronte dei recenti e significativi riscontri definitivi offerti dalla Cassazione.
La strage del 2 agosto 1980, che squarciò il cuore della stazione di Bologna, non fu un atto isolato, bensì un disegno eversivo volto a destabilizzare le fondamenta della Repubblica Italiana, un attacco diretto ai valori sanciti dalla Costituzione.

Il presidente della Regione, Michele De Pascale, in occasione del quarantesimo quinto anniversario di quella tragica data, sottolinea l’ineludibile dovere di perpetuare la ricerca della verità, non solo nel piano giudiziario, ma anche storico e sociale.

L’incontro con i familiari, in programma a Palazzo d’Accursio, con Paolo Bolognesi, uscente presidente dell’associazione dei familiari, il sindaco Matteo Lepore e la Ministra Anna Maria Bernini, prelude alla cerimonia commemorativa alla Stazione Centrale, momento culminante nel ricordo del minuto che segnò l’esplosione (ore 10:25).

Un’occasione per esprimere profonda gratitudine a Bolognesi, che lascia l’associazione affidandola a Paolo Lambertini, portando con sé un carico di responsabilità e un impegno costante.

La Regione Emilia-Romagna, da decenni, si pone al fianco di coloro che, instancabilmente, lottano per la piena ricostruzione della verità, supportando le indagini, le ricerche e il sostegno ai familiari.

Questo impegno è intrinsecamente legato al dovere di onorare la memoria delle vittime innocenti e di investigare a fondo le intricate dinamiche di responsabilità, i depistaggi, le omissioni e le possibili complicità che, progressivamente, le sentenze degli ultimi anni hanno contribuito a portare alla luce.

Un elemento cruciale in questa direzione è l’implementazione di un innovativo sistema di digitalizzazione degli atti relativi alla strage di Bologna e all’attentato al treno Italicus del 4 agosto 1974, un ulteriore tassello per garantire la massima trasparenza e accessibilità alla documentazione.
Questo sistema, integrato nell’archivio digitale della Regione, conserva i fascicoli processuali riguardanti atti di terrorismo, eversione e stragismo, inclusi i procedimenti legati all’Ordine Nero e all’omicidio di Guido Amato, eventi giudicati dalla Corte d’Assise di Bologna a partire dal 1971.
Prevista per i primi mesi del 2026, l’operatività completa di questo archivio digitale, attualmente in fase di prototipo, consentirà a studiosi, giornalisti e cittadini interessati di accedere direttamente alle carte processuali presso l’Archivio di Stato di Bologna, contribuendo a una comprensione più approfondita di quegli anni bui e a preservare la memoria per le generazioni future.
Questo progetto testimonia l’impegno concreto della Regione nel perseguire la verità e nel garantire che la giustizia sia pienamente realizzata.

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