mercoledì 10 Settembre 2025
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Bologna

Bolognina: escalation criminale, chiesto intervento statale urgente.

La recente escalation di illegalità nel quartiere Bolognina di Bologna ha posto con urgenza al centro del dibattito pubblico la necessità di una risposta statale più incisiva e strutturale contro le organizzazioni criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti.

Il sindaco Matteo Lepore, in risposta alle proposte avanzate dal ministro dell’Interno, ha espresso la ferma richiesta di un intervento risolutivo, sottolineando come le attuali strategie si siano dimostrate largamente insufficienti.
L’affermazione del ministro Piantedosi, relativa alla difficoltà di gestire gli individui arrestati per reati legati allo spaccio, è stata percepita come un’offesa all’intelligenza collettiva, in particolare alla luce dei costi ingenti sostenuti – un miliardo di euro – per il fallimentare progetto del centro di detenzione in Albania.
Sebbene il sindaco Lepore si dichiari favorevole all’espulsione dei migranti che commettono reati, ribadisce che la gestione dei Centri di Permanenza (CPR) rientra nella piena e esclusiva competenza statale, un ambito in cui, a suo avviso, l’esecutivo ha dimostrato una notevole carenza di azione e di soluzioni concrete negli ultimi tre anni.

La mancata risoluzione di questa problematica, nonostante la gravità della situazione, evidenzia una profonda inefficienza nell’apparato governativo.

L’episodio dell’arresto e del successivo rilascio di un pluripregiudicato di origine nigeriana, avvenuto a Bolognina, esemplifica l’urgenza di un cambiamento radicale nell’approccio alla criminalità.
Questo ciclo continuo di arresti e rilasci mina la fiducia dei cittadini e alimenta un senso di insicurezza diffusa.
Il sindaco Lepore insiste sulla necessità di una riforma legislativa, un’istanza condivisa dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), che dotasse le forze dell’ordine di strumenti operativi più efficaci, incluse un aumento del personale e delle risorse per garantire un presidio territoriale adeguato.
La richiesta di maggiore sicurezza non è un’esigenza specifica di Bologna, bensì un sentimento diffuso in tutte le grandi città italiane.
L’inadeguatezza delle risposte governative finora fornite ha generato una crescente frustrazione tra i cittadini.
Per il sindaco Lepore, la sicurezza è un diritto fondamentale e una priorità assoluta che richiede un impegno costante e una collaborazione costruttiva con lo Stato.

Nonostante le divergenze di vedute, Lepore si dichiara disponibile a una proficua collaborazione, basata su un percorso pragmatico e non ideologico, ripensando le strategie e mettendo a disposizione le competenze locali per affrontare la sfida in modo efficace e duraturo.
La consegna di un esposto alla Procura della Repubblica di Bologna rappresenta un atto formale volto a sollecitare un’indagine approfondita e a garantire che la giustizia venga pienamente applicata.

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