martedì 2 Settembre 2025
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De Pascale: Critica al Governo tra Storia, Gaza e Immigrazione

Dal palco della Festa dell’Unità a Ravenna, il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, ha tracciato un quadro critico e profondo, intersecando temi di memoria storica, politica internazionale e gestione dei flussi migratori, in un’analisi che si discosta radicalmente dalle retoriche consolidate.
La riflessione si apre con un’immagine potente: la fiamma.
Non una fiamma innocua, ma quella che incarna la memoria delle pagine più vergognose dell’antisemitismo e del razzismo italiano.
De Pascale sostiene che chi porta con sé tale simbolo, un fardello di responsabilità storica, non può permettersi la superficialità di un giudizio blando, né può addentrarsi in un linguaggio che, pur condannando, non si traduce in azioni concrete.
A questo proposito, la sua critica alla risposta del Governo Meloni riguardo alla situazione in Gaza si fa particolarmente incisiva.
De Pascale, in contrasto con le reazioni percepite come ipocrite, suggerisce che una dissimulazione esplicita sia, paradossalmente, più onesta di una condanna formale seguita dall’inerzia.

L’assenza di un intervento significativo, sia da parte di Meloni che dalla Presidente della Commissione Europea von der Leyen, viene interpretata come una resa alla logica del potere e dell’interesse geopolitico, a discapito dei valori umanitari e del diritto internazionale.
L’analisi si estende poi alla politica estera, denunciando la dissonanza tra le critiche mosse alle politiche di riarmo europeo e l’applauso generalizzato quando le stesse idee vengono reiterate da figure autorevoli come Draghi.

Questa incoerenza, secondo De Pascale, rivela una profonda crisi di pensiero e una tendenza a privilegiare l’autorità rispetto alla sostanza.

Il discorso affronta poi il tema dell’immigrazione, con un’osservazione lapidaria: la legislatura in corso si concluderà con un numero di sbarchi superiore a quella precedente.

La retorica governativa, che celebra i decreti flussi per l’accoglienza di oltre un milione di immigrati, viene sottoposta a un’analisi implacabile.
De Pascale si chiede quale sarebbe stata la reazione di Meloni e Salvini se una simile politica fosse stata implementata da un governo di centrosinistra, evocando scenari di contestazione popolare e polemiche generalizzate.
L’amara constatazione è che l’attuale governo tradisce non solo i bisogni del paese, ma anche le promesse fatte ai propri elettori, in un gioco di ipocrisia e opportunismo.

Il fulcro del discorso di De Pascale non è semplicemente una critica politica, ma una chiamata alla responsabilità collettiva.

È un invito a confrontarsi con il peso della storia, a denunciare l’ipocrisia e l’incoerenza, e a perseguire politiche basate sulla giustizia, l’equità e la solidarietà, anche quando ciò significa sfidare il consenso dominante.

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