giovedì 7 Agosto 2025
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Emilia-Romagna: 400.000€ per Dialogo Interculturale e Pace

L’Emilia-Romagna rafforza il suo impegno per un futuro basato sulla comprensione reciproca e la convivenza pacifica, destinando un investimento significativo, quasi 400.000 euro, a sostegno di 33 progetti volti a promuovere il dialogo interculturale e l’educazione alla pace.
Questa decisione, annunciata dall’assessora alla Cultura, Gessica Allegni, si configura come una risposta concreta alle crescenti sfide globali, un periodo storico segnato da conflitti e disuguaglianze che richiedono un’azione decisa a favore della sensibilizzazione e della formazione delle nuove generazioni.
L’iniziativa, distribuita tra enti locali e associazioni del terzo settore, riflette una strategia complessa e articolata, mirata a costruire ponti tra culture diverse e a contrastare i pregiudizi e le discriminazioni.

I progetti finanziati spaziano da percorsi didattici innovativi nelle scuole a iniziative culturali di ampio respiro, coinvolgendo attivamente migranti e rifugiati come protagonisti del cambiamento.
Il Centro Interculturale di Parma, con il progetto “Dreamers.

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but not the only ones!”, intende, attraverso il teatro dell’oppresso e incontri interculturali, offrire una piattaforma per la condivisione di esperienze e la costruzione di identità positive.
Pianeta Aps di Modena, invece, promuove l’integrazione attraverso l’arte, con concerti di artisti migranti, mostre fotografiche che documentano storie di resilienza e tour guidati della città condotti da nuovi cittadini, offrendo una prospettiva inedita sul territorio.

L’impegno dei Comuni è altrettanto significativo.
Cesena, con “Giovani Costruttori di Pace”, mira a formare leader locali capaci di promuovere la convivenza pacifica, mentre Modena punta a creare una rete di volontari attivi nella promozione della memoria storica e nell’organizzazione di cineforum dedicati alla pace.
Ravenna, in vista del Festival delle culture 2025, si propone di affrontare temi cruciali come i conflitti in Ucraina e Palestina, offrendo spazio alla diaspora palestinese e organizzando una conferenza nazionale sul soccorso umanitario nel Mediterraneo, un’area cruciale per l’Europa.

Allegni evidenzia come la costruzione della pace sia un processo che si nutre di iniziative culturali, di ricerca e di educazione, un investimento nel capitale umano e sociale.
L’obiettivo primario è stimolare una riflessione critica sui valori universali della pace e della solidarietà internazionale, alimentando un processo di consapevolezza che possa tradursi in azioni concrete.
L’iniziativa si radica nella legge regionale del 2002, un quadro normativo che pone la cooperazione internazionale e la promozione della cultura di pace al centro delle politiche regionali, sottolineando l’importanza di un approccio sistemico e di lungo termine per affrontare le sfide del XXI secolo.

Il finanziamento rappresenta non solo un sostegno economico, ma un riconoscimento del ruolo cruciale delle organizzazioni della società civile nella costruzione di un futuro più giusto e pacifico per tutti.

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