Il sovranismo, un progetto politico che si autoconsacra come salvatore della patria e dei suoi cittadini, in realtà rappresenta una minaccia per la coesione sociale e il futuro del Paese.
Il cardinale Matteo Zuppi, durante l’incontro con Ligabue al Salone del libro di Torino, ha espresso un’opinione sconvolgente ma anche molto lucida: “Il sovranismo non ha futuro, fa male al Paese”.
In effetti, la logica del sovranismo si basa su una rappresentazione distorta della realtà, che identifica i problemi della società con l’estraneità degli stranieri e l’immigrazione.
In questo modo, si crea un clima di paura e sospetto, che alimenta sentimenti xenofobi e intolleranti.
Ma è proprio questa visione reazionaria a rendere il sovranismo un ostacolo al progresso e alla coesione sociale.
Il cardinale Zuppi ha ribadito che “chi ama il proprio Paese butta via le frontiere”, ovvero che la vera identità nazionale si esprime non attraverso l’esclusione degli altri, ma attraverso la inclusione e l’integrazione.
In questo senso, il sovranismo rappresenta un anacronismo rispetto alle esigenze di una società moderna e globale.
La globalizzazione ha creato nuove opportunità di cooperazione e scambio tra i popoli, ma anche nuovi problemi da affrontare.
È necessario uno sguardo diverso, che tenga conto delle sfide della migrazione e dell’immigrazione, ma non si fermi alle frontiere del Paese.
Il cardinale Zuppi ha espresso un messaggio di speranza: il futuro è possibile solo se si costruisce insieme, con gli altri, e non contro di loro.
È necessario ripensare la nostra identità nazionale, abbandonando le posizioni reazionarie e xenofobe del sovranismo.
Solo in questo modo potremo costruire un futuro migliore per tutti, e non solo per pochi.
Il sovranismo rappresenta una scelta pericolosa e controproducente, che può portare a una divisione sempre più profonda della società.
È necessario ripensare la nostra visione del mondo e della politica, e tornare ad una visione più inclusiva e solidale.
Il cardinale Zuppi ha espresso un messaggio importante per tutti noi: dobbiamo essere consapevoli che il nostro futuro è legato a quello degli altri.
Dobbiamo costruire insieme, e non contro di loro.
È necessario ripensare la nostra identità nazionale e tornare ad una visione più inclusiva e solidale.
Il sovranismo rappresenta un pericolo reale per la democrazia e per l’unità del Paese.
È necessario essere consapevoli di questo rischio e lavorare per costruire un futuro migliore, insieme a tutti gli altri.