Venerdì sera, a Casa Cervi, nel cuore di Gattatico, si rinnova un gesto carico di storia e significato: la ‘pastasciutta antifascista’.
L’appuntamento, divenuto un rituale di memoria collettiva, commemora un momento cruciale del 1943, quando il Gran Consiglio del Fascismo, con il voto dell’ordine del giorno Grandi, segnò il crollo del regime mussoliniano, preludio alla sua caduta e all’arresto del Duce.
In quell’estate travagliata, i sette fratelli Cervi, figure emblematiche della Resistenza italiana, testimoni di una realtà sofferta e costellata di ingiustizie, reagirono con un atto di profonda umanità e di speranza: offrirono ai loro concittadini una semplice, ma simbolica, pastasciutta.
Un gesto di condivisione, di solidarietà e di gioia in un contesto di profonda incertezza e oppressione.
L’Istituto Alcide Cervi, custode di questa eredità e promotore di valori di libertà e giustizia sociale, ripropone ogni anno questa iniziativa, trasformandola in una serata di riflessione e celebrazione.
Dalle ore 18, Casa Cervi si animerà con musica, rappresentazioni teatrali, incontri e dibattiti, creando uno spazio di dialogo e di confronto aperto a tutti.
La pastasciutta, elemento centrale del rituale, sarà offerta a tutti i partecipanti, affiancata da prodotti tipici del territorio, a prezzi accessibili.
L’ingresso è libero e non richiede alcuna prenotazione, invitando una partecipazione ampia e inclusiva.
Quest’anno, in un gesto di solidarietà transnazionale, le offerte raccolte durante la festa saranno interamente devolute a Emergency, l’organizzazione umanitaria impegnata a fornire assistenza medica alla popolazione di Gaza, in un momento di profonda crisi e sofferenza.
Un atto che proietta il gesto originale dei fratelli Cervi verso l’attualità, rinsaldando il legame tra memoria storica e impegno civile nel presente.
La ‘pastasciutta antifascista’ si configura quindi non solo come ricordo di un evento storico, ma come un costante invito all’azione per un mondo più giusto e solidale.