Un Nuovo Modello di Prossimità Democratica: La Collaborazione tra Regione e Province per Spazi di Incontro e PartecipazioneL’Emilia-Romagna inaugura un’iniziativa strategica volta a ridisegnare il rapporto tra istituzioni regionali e cittadinanza, attraverso un accordo innovativo tra l’Assemblea Legislativa e l’Unione Province Italiane (UPI) Emilia-Romagna.
Più che una semplice condivisione di spazi, si tratta di una vera e propria architettura di prossimità, concepita per favorire un dialogo costruttivo e una partecipazione attiva dei cittadini nella vita democratica regionale.
Il protocollo, presentato ufficialmente a Parma alla presenza delle massime autorità provinciali e regionali, formalizza un impegno concreto: rendere disponibili circa venti sale e locali, strategicamente dislocati sul territorio provinciale, per l’organizzazione di incontri, assemblee pubbliche e iniziative promosse dai consiglieri regionali e dagli organi provinciali.
Questa rete di spazi, accessibile a consiglieri e organi provinciali, mira a superare le barriere fisiche e logistiche che spesso ostacolano l’interazione diretta tra istituzioni e comunità locali.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di riforma della governance regionale, volto a valorizzare il ruolo delle Province come fulcro di coordinamento e collegamento con i territori.
Lungi dall’essere meri contenitori amministrativi, le Province si configurano come veri e propri “luoghi di comunità”, spazi aperti e accoglienti dove i cittadini possono incontrare i propri rappresentanti, esprimere le proprie esigenze e partecipare attivamente alla definizione delle politiche regionali.
“Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per rendere più accessibili e condivisi gli spazi della democrazia regionale”, ha sottolineato il Presidente dell’Assemblea Legislativa, Maurizio Fabbri.
“Miriamo a rafforzare il legame tra la Regione e i territori, promuovendo un modello di governance partecipativa e trasparente.
“Il Presidente dell’UPI Emilia-Romagna, Giorgio Zanni, ha aggiunto che le Province si stanno evolvendo per rispondere alle nuove esigenze della società, diventando “case dei Comuni” e motori di una sinergia efficace tra Regione, Assemblea e enti locali.
L’accordo non si limita a una mera condivisione di risorse, ma promuove una visione di collaborazione e responsabilità condivisa.
L’accordo, con una durata annuale e la possibilità di rinnovo, è pensato per essere un punto di partenza di un percorso più ampio, volto a sperimentare nuove forme di partecipazione democratica e a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini alla propria comunità.
L’iniziativa si pone come esempio virtuoso di come la collaborazione istituzionale possa portare a risultati concreti a beneficio della collettività, promuovendo un modello di governance più vicino ai cittadini e più attento alle loro esigenze.
L’obiettivo finale è quello di costruire una Regione Emilia-Romagna più inclusiva, partecipativa e democratica.







