La recente manovra finanziaria, pur delineando un quadro di potenziale flessibilità per alcune categorie di lavoratori gravati da attività professionali particolarmente usuranti, ha lasciato fuori dalla platea dei beneficiari gli operatori della Polizia Locale, creando una situazione paradossale e potenzialmente dannosa per la sicurezza urbana.
L’attuale sistema pensionistico, inesorabilmente orientato verso un’età pensionabile di 67 anni, rischia di portare a contesti operativi in cui agenti di età avanzata, e in contrasto con la dinamicità richiesta dal ruolo, coabitano con nuove reclute, generando preoccupazioni sulla capacità di risposta alle emergenze e sulla qualità del servizio offerto alla comunità.
Il Sulpl (Sindacato Unitario di Polizia Locale), con una storia di quarant’anni di battaglie a favore della categoria, denuncia con forza questa omissione, sottolineando l’urgente necessità di un riconoscimento formale del lavoro usurante, o gravoso, per il personale della Polizia Locale.
Non si tratta di un mero privilegio, ma di una questione di equità e di sostenibilità del servizio.
Le attività svolte dagli agenti, che spaziano dalla gestione del traffico alla sicurezza stradale, dalla prevenzione della criminalità alla risposta alle emergenze, comportano carichi fisici e psicologici significativi, spesso non adeguatamente considerati nel calcolo dell’anzianità pensionabile.
La richiesta del Sulpl non è un’istanza campanilistica, ma la richiesta di un regime transitorio, un ponte verso una più ampia e strutturale riforma del sistema pensionistico, che tenga conto delle specificità del ruolo.
Un riconoscimento del lavoro usurante permetterebbe di alleggerire il carico di lavoro degli agenti più anziani, consentendo loro di concludere la carriera con maggiore serenità e garantendo al contempo la possibilità di impiegare risorse umane più giovani e formate in attività più specifiche.
Il presidio annunciato per il 28 ottobre, nei pressi della sede di Fratelli di Italia, rappresenta un segnale forte e chiaro di questa mobilitazione.
Il Sulpl intende sollecitare il Governo a prendere atto della gravità della situazione e ad accelerare l’approvazione della riforma tanto attesa.
La sicurezza delle nostre città non può essere compromessa da scelte politiche miopi e da una mancata valorizzazione del ruolo cruciale svolto dalla Polizia Locale.
L’auspicio è che questa mobilitazione possa innescare un confronto costruttivo e portare a soluzioni concrete, a beneficio di tutti.