“L’ultima riunione con la comunità, focalizzata sulle sfide sanitarie e sulla gestione del dissesto, si è conclusa, come spesso accade, con un monito: indirizzare le critiche e le preoccupazioni verso la Regione, evitando di scaricare la responsabilità sui sindaci.
Un invito, specularmente, che rivolgo alla politica nazionale: quando emergono questioni di sicurezza, la mira non dovrebbe essere il sindaco, figura apicale della gestione locale.
Queste parole, pronunciate all’apertura dell’assemblea dell’Anci, riflettono una profonda consapevolezza delle dinamiche che intersecano governo centrale, enti regionali e amministrazioni comunali.
“”Il passaggio dalla carica di sindaco di Ravenna a quella di Presidente della Regione Emilia-Romagna mi ha offerto una prospettiva unica, permettendomi di comprendere meglio le complessità dell’azione amministrativa a diversi livelli.
Non intendo affermare che i sindaci e le sindache detengano una superiorità intrinseca, un privilegio esistenziale.
Tuttavia, la fascia tricolore – il simbolo dell’amministrazione comunale – possiede una storia, un peso istituzionale che trascende la semplice denominazione.
La mia gratitudine verso i sindaci e le sindache nasce dalla consapevolezza che essi incarnano la Repubblica, la portano fisicamente in ogni borgo, in ogni quartiere, in ogni comunità del nostro paese.
Sono loro i primi interlocutori, i primi mediatori tra i cittadini e le istituzioni, i primi responsabili di garantire servizi essenziali e di promuovere il benessere collettivo.
“”L’esperienza mi ha insegnato che la collaborazione e la comprensione reciproca tra i diversi livelli di governo sono fondamentali per affrontare le sfide complesse che ci troviamo ad affrontare.
Il dissesto idrogeologico, le emergenze sanitarie, le questioni di sicurezza, sono problematiche che richiedono un approccio integrato, che coinvolga tutti gli attori in gioco.
Il ruolo del sindaco, in particolare, è cruciale: egli è il punto di riferimento per la comunità, il volto della Repubblica nel territorio.
Scaricare su di lui la colpa, attribuirgli una responsabilità che trascende le sue competenze, significa indebolire l’intero sistema, ostacolare la capacità di agire e risolvere i problemi.
Un approccio costruttivo, basato sul dialogo e sulla condivisione di obiettivi, è l’unico strumento efficace per garantire il bene comune e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
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