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Strage di Bologna: l’associazione ribadisce accuse al MSI

BOLOGNA, 28 LUGLIO – Un anno dopo le aspre contestazioni rivolte al governo e alla Presidente Meloni, l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna riafferma la propria posizione, focalizzandosi sulle implicazioni giuridiche e morali che emergono dalle sentenze definitive.
Paolo Bolognesi, presidente uscente dell’associazione, ha dichiarato che l’attuale risposta è una diretta conseguenza della necessità di chiarire e approfondire le questioni sollevate in precedenza.

La polemica del 2 agosto dell’anno precedente, incentrata sulla presenza di figure con riferimenti ideologici fascisti all’interno del governo, si ripropone con maggiore forza, supportata dalla definitiva acquisizione di giudicato delle sentenze che delineano un quadro storico-giudiziario complesso.
Le accuse mosse non sono più basate su elementi di contestazione, ma su fatti accertati e inoppugnabili.
Bolognesi ha voluto sottolineare come le affermazioni relative alla genesi del terrorismo e ai collegamenti con il Movimento Sociale Italiano (MSI), che avevano precedentemente scatenato reazioni di sconcerto e accuse di mettere a rischio la sicurezza del Consiglio dei Ministri, siano ora corroborate da un corpo di prove inconfutabili.

“Non si tratta più di ipotesi o speculazioni,” ha affermato, “ma di sentenze definitive che individuano percorsi ideologici e responsabilità specifiche.

“L’associazione intende focalizzare l’attenzione sull’elenco dei terroristi che, secondo le indagini e i processi, hanno avuto legami con il MSI.
Si ricorda in particolare il ruolo di senatori del partito nella protezione di Valerio Bellini, figura chiave nelle indagini sulla strage.
Questa riflessione non è una provocazione, ma un’esigenza di chiarezza e di verità, un dovere nei confronti delle vittime e nella ricerca di un’effettiva giustizia.

L’associazione si riserva di approfondire le implicazioni giuridiche e morali derivanti da queste connessioni, auspicando un dibattito pubblico sereno e costruttivo, volto a prevenire il ripetersi di simili tragedie.

Si tratta di un impegno costante per la memoria, la verità e la giustizia, fondamentali per la costruzione di un futuro democratico e pacifico.

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