Un brusco risveglio per l’Atalanta, sconfitta sonoramente 3-0 dal Sassuolo in un incontro che ha segnato profondamente il lunch match della giornata undicesima di Serie A.
La prestazione bergamasca, intrisa di errori e mancanza di brillantezza, proietta la squadra di Juric in una zona di classifica più delicata, con 13 punti e un’eco di disappunto che si è levata dalle tribune di un fiducioso pubblico.
Il Sassuolo, al contrario, si presenta come un avversario solido e ben organizzato, capitalizzando con precisione le debolezze mostrate dalla compagine orobica.
Il successo neroverde, che porta a 16 i punti in classifica, è stato costruito sull’abilità di Berardi, autore di una doppia prestazione di rilievo: il capitano neroverde ha aperto le marcature con un rigore impeccabile nel primo tempo, dimostrando freddezza e capacità di gestione della pressione, per poi sigillare la vittoria con una rete in contropiede nella ripresa, un’azione che ha evidenziato la vulnerabilità difensiva atalantina.
A completare il quadro positivo per il Sassuolo, il gol di Pinamonti, che ha aperto le porte del secondo tempo con una rete che ha spezzato ulteriormente l’inerzia del match.
La sua prestazione, al di là del gol, ha contribuito a creare scompiglio nella retroguardia nerazzurra.
La sconfitta dell’Atalanta non può essere interpretata come un semplice episodio isolato.
Rappresenta, al contrario, un campanello d’allarme per Juric, che dovrà urgentemente trovare soluzioni per risollevare l’umore e il gioco della sua squadra.
L’errore non è solo tattico, ma anche di approccio alla partita.
L’Atalanta ha mostrato una scarsa capacità di reazione di fronte alle difficoltà, una fragilità che si è manifestata sia in fase difensiva che in quella offensiva.
L’episodio dei fischi del pubblico di Bergamo è emblematico della delusione che serpeggia tra i tifosi, desiderosi di vedere la propria squadra esprimere un calcio propositivo e di successo.
L’Atalanta dovrà ritrovare la propria identità, quel gioco corale e aggressivo che l’aveva contraddistinta nelle stagioni passate, se vorrà evitare di affondare ulteriormente in una classifica sempre più complessa.
La sfida per il futuro è chiara: recuperare coesione, spirito combattivo e, soprattutto, tornare a interpretare il calcio con la grinta e la determinazione che l’hanno sempre caratterizzata.







