Il sipario si alza sulla nuova stagione calcistica con un’amichevole che, seppur di scarso valore agonistico, offre spunti interessanti per comprendere le prime impressioni del Bologna.
La squadra felsinea, in trasferta a Valles contro il Gitschberg Jochtal, si impone con un netto 8-0, un risultato che, al di là della disparità di forze tra le due compagini, testimonia una partenza in salita per gli avversari e una certa verve offensiva dei rossoblù.
L’attenzione dei tifosi, assiepati a sostenere la squadra, è immediatamente catturata dall’esordio di Ciro Immobile, accolto con un caloroso benvenuto e un affettuoso striscione che lo incorona “Re Ciro”.
L’attaccante risponde prontamente alle aspettative, mettendo a segno una doppietta che testimonia la sua immediata integrazione nel gioco collettivo e la sua capacità di trovare subito la via del gol.
Ma il Bologna non si affida solamente alla presenza di un bomber di razza.
La doppietta di Ndoye, giovane talento in rampa di lancio, sottolinea l’importanza del ricambio generazionale e l’impegno della società nel puntare su elementi provenienti dal vivaio.
Orsolini, con la sua grinta e la sua precisione, conferma di essere un punto di riferimento per l’attacco felsineo, capace di creare occasioni da gol e di concretizzarle.
Le reti di Castro e Cambiaghi completano il quadro di un attacco prolifico, in grado di esprimere diverse soluzioni tattiche e di sfruttare al meglio le debolezze avversarie.
L’ampiezza del risultato, sebbene parziale, rivela una squadra in fase di rodaggio, alla ricerca di nuovi equilibri e di automatismi consolidati.
L’amichevole di Valles, pur nella sua semplicità, rappresenta un primo, seppur limitato, indicatore del potenziale offensivo del Bologna.
L’apporto di Immobile, la crescita dei giovani e la continuità dei giocatori esperti si fondono in un mix promettente, che lascia ben sperare per la stagione che si appresta ad iniziare.
L’obiettivo, chiaramente, non è tanto quello di valutare la solidità della difesa – poco messa alla prova contro un avversario di tale livello – quanto quello di osservare l’evoluzione del gioco offensivo e di sperimentare nuove strategie, in vista di sfide più impegnative che attendono la compagine felsinea.
Il percorso è appena cominciato, e la strada è ancora lunga, ma le prime sensazioni sono decisamente positive.