Un trionfo intriso di emozione, dedicato a Vincenzo, figura cardine del Bologna assente ma imprescindibile.
Le parole del vice allenatore Daniel Niccolini, immediatamente successive alla vittoria conquistata a Bucarest, denotano un profondo legame e una palpabile attesa.
L’assenza del mister, immerso nel calcio come elemento vitale, rappresenta una sofferenza tangibile, un vuoto che la squadra cerca di colmare con prestazioni dedicate.
La conquista dei primi tre punti in Europa League, unitamente al precedente pareggio con il Friburgo, infonde nuova linfa al percorso dei rossoblù, proiettandoli con rinnovato ottimismo verso la qualificazione agli spareggi per gli ottavi.
“L’approccio è stato cruciale,” sottolinea Niccolini, analizzando la prestazione.
“Il rapido vantaggio di due gol avrebbe potuto sigillare la partita, ma la maturità europea ci impone di accettare momenti di sofferenza in trasferta.
La capacità di reagire, di riprendere il controllo del gioco nel secondo tempo, testimonia la resilienza e la coesione del gruppo.
“Nonostante la vittoria, emerge un’analisi autocritica, focalizzata sulla mancanza di lucidità e altruismo nell’impostazione finale dell’azione offensiva.
“Abbiamo ceduto troppe occasioni per mettere la partita al sicuro,” ammette Niccolini, evidenziando un margine di miglioramento che incide sulla precisione e la capacità di finalizzazione.
L’attenzione del vice allenatore si focalizza poi sulla figura di Jonathan Dallinga, protagonista assoluto della serata.
“Dallinga è un giocatore di talento, che ha dimostrato di possedere qualità superiori anche nella passata stagione.
Questa sera ha interpretato la sua partita con grande impegno, esprimendo una versatilità tattica notevole, segnando un gol e fornendo un assist.
La sua generosità e la sua dedizione al bene della squadra sono state determinanti per la vittoria, mettendo a disposizione le sue capacità per il successo del Bologna.
” La sua performance incarna l’essenza del gioco di squadra, un elemento imprescindibile per affrontare le sfide europee con ambizione e concretezza.
La vittoria, più di un semplice risultato, si configura come un messaggio di speranza e di attesa, un tributo all’uomo che guida la squadra e un punto di partenza per un percorso ambizioso in Europa.








