In seguito a un’escalation di violenza pre-partita che ha coinvolto le tifoserie della Unieuro Forlì e della Rivierabanca Basket Rimini, le prossime due incontri decisivi della semifinale playoff di Serie A2, in programma al Palagalassi di Forlì, si terranno a porte chiuse. La decisione, presa dal Prefetto di Forlì-Cesena in collaborazione con il Questore e l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, rappresenta una risposta diretta alla gravità degli episodi di disordine pubblico verificatisi a Rimini in occasione della seconda partita, e si inserisce in un quadro più ampio di precedenti tensioni e scontri tra le due contendenti.La misura restrittiva, che implica l’annullamento dei biglietti già venduti e l’interruzione della vendita di ulteriori tagliandi, mira a tutelare l’incolumità di tifosi, cittadini e a prevenire ulteriori disordini. Le autorità competenti hanno intensificato l’identificazione dei soggetti coinvolti negli incidenti, con l’obiettivo di ricostruire la dinamica degli eventi e attribuire responsabilità individuali e collettive.Secondo le ricostruzioni, un gruppo di circa cinquanta tifosi forlivesi, riconoscibili per abbigliamento scuro e volti travisati, ha attaccato un locale in via Redi, dove si trovavano alcuni sostenitori riminesi. L’allarme al 112 ha prontamente attivato le forze dell’ordine, sebbene i primi aggressori si siano poi spostati verso il parcheggio di via Fantoni, dove si sono uniti ad altri esponenti della stessa tifoseria. Le forze dell’ordine hanno successivamente intercettato il gruppo, identificando i presenti e scortandoli lungo un percorso prestabilito. Il protocollo di sicurezza, già in atto per ogni partita, prevede un controllo all’ingresso dell’autostrada A14 Sud, con la presenza della polizia di Stato deputata a scortare i tifosi ospiti fino al palazzetto. L’azione del gruppo di ultras sembra aver aggirato il sistema, individuando percorsi alternativi per raggiungere il bar e successivamente scontrarsi con i tifosi riminesi.L’episodio ha suscitato forti reazioni a livello istituzionale. Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha espresso profonda disapprovazione, definendo l’accaduto una “vergogna”. Il deputato e segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, ha invocato un approccio severo e inequivocabile per perseguire i responsabili, suggerendo l’applicazione di misure restrittive a vita. La Pallacanestro Forlì 2015 ha espresso una richiesta simile, sollecitando l’emissione di Daspo a vita per i tifosi coinvolti.La decisione di disputare le prossime partite a porte chiuse non solo riflette la gravità degli atti di violenza, ma sottolinea anche la necessità di una riflessione più ampia sul fenomeno degli ultras e sulle responsabilità delle società sportive, chiamate a garantire un ambiente sicuro e rispettoso all’interno degli impianti sportivi. Si apre ora un confronto tra le istituzioni, le società e le rappresentanze dei tifosi per definire misure più efficaci e durature volte a prevenire il ripetersi di tali episodi e a preservare l’integrità dell’immagine del basket romagnolo.
Forlì-Rimini: Playoff a porte chiuse dopo scontri tra tifosi
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