Borse europee in calo: incertezza per l’economia americana e dati deflazionistici dalla Cina

Le Borse europee hanno visto un’inversione di tendenza dopo l’apertura della seduta, con i mercati del Vecchio Continente che ora navigano in territorio negativo. A New York, i future su Wall Street continuano a perdere terreno, con quelli sul Nasdaq in calo dell’1% e quelli sull’SeP 500 dello 0,85%. Milano registra una flessione dello 0,76%, Francoforte dello 0,3%, Londra dello 0,2% e Parigi dello 0,1%.La preoccupazione per una possibile frenata dell’economia americana è tornata a dominare le discussioni sui mercati finanziari. L’imprevedibilità delle politiche commerciali di Donald Trump, i tagli alla spesa pubblica e ai dipendenti statali insieme ai segnali di debolezza nel mercato del lavoro contribuiscono all’incertezza. Inoltre, i dati deflazionistici provenienti dalla Cina aggiungono ulteriori pressioni, con una diminuzione dei prezzi oltre le aspettative (-0,7%) registrata a febbraio.D’altra parte, si osserva un ritorno degli investitori verso i bond, in vista di possibili tagli dei tassi sia in Europa che negli Stati Uniti per sostenere la crescita economica. I rendimenti dei Btp scendono di tre punti base al 3,93%, mentre lo spread con il Bund rimane stabile a 112 punti base. Il settore petrolifero mostra segni di debolezza (-0,2%), influenzato dalle preoccupazioni legate all’economia cinese; il prezzo del Wti si attesta appena sotto i 67 dollari al barile e il gas naturale recupera quota raggiungendo i 40 euro in Europa.A Milano si registrano performance positive per Hera (+2,3%), Amplifon (+1,7%) e Leonardo (+1,6%), mentre le banche e gli asset manager soffrono: Bper (-3,8%), Popolare di Sondrio (-3,4%), Azimut (-3,2%), Mps (-3,2%) e Fineco (-3,1%) risentono delle turbolenze causate da Trump e delle prospettive di nuovi tagli dei tassi d’interesse.