Borse europee in ribasso per ansia su economia americana: Francoforte -1,6%, Londra -0,8%, Milano e Parigi -0,7%. Trump prevede “periodo di transizione” con politiche incerte. Mercati preoccupati per crescita nel 2025. Taglio tassi banche centrali previsto. Spread Btp italiano stabile a 112 punti base. Euro ai minimi rispetto al dollaro a 1,085. Petrolio risale, Wti sopra i 67 dollari al barile. A Piazza Affari cali per Buzzi, Mps, Azimut, Unicredit e Iveco; Hera e Terna in rialzo nel settore utility; Amplifon cresce in Polonia; Diasorin e Stellantis positivi. Novo Nordisk crolla (-6,7%) dopo sperimentazione clinica deludente su farmaco antiobesità Cagrisema.

Le Borse europee sono in ribasso a metà giornata poiché cresce l’ansia tra gli investitori per una possibile frenata dell’economia americana, minacciata dalle politiche commerciali imprevedibili di Donald Trump e dai suoi tagli alla spesa pubblica e ai dipendenti statali.Francoforte registra un calo dell’1,6%, Londra dello 0,8%, Milano e Parigi dello 0,7%, mentre si profila un’apertura negativa a Wall Street con i future sul Nasdaq in calo dell’1,7% e quelli sull’SeP 500 dell’1,4%. In un’intervista a Fox News, Trump ha dichiarato che l’economia americana attraverserà “un periodo di transizione” legato all’attuazione delle sue politiche e non esclude la possibilità che gli Stati Uniti possano entrare in recessione. “I mercati stanno diventando sempre più preoccupati per le prospettive di crescita nel 2025”, ha commentato il capo economista di Ubs, Paul Donovan.In questo contesto si rafforzano le scommesse su un taglio dei tassi da parte delle banche centrali, riflettendosi in un calo dei rendimenti dei titoli di Stato, soprattutto negli Stati Uniti.Il rendimento del Btp italiano scende di 3 punti base al 3,927%, mentre lo spread con il Bund rimane stabile a 112 punti base.Le preoccupazioni sull’economia americana influenzano anche il dollaro che è ai minimi da novembre rispetto all’euro, scambiando a 1,085. L’euro ha recuperato terreno dopo essere sceso a 1,081 a seguito del voto contrario dei Verdi tedeschi alla riforma del freno al debito. Il petrolio sta risalendo nonostante le preoccupazioni sull’economia cinese causate dal calo dei prezzi a febbraio; il Wti supera nuovamente i 67 dollari al barile (+0,8%), così come il gas con i future Ttf sopra i 40 euro al megawattora (+0,9% a 40.33 euro).A Piazza Affari si registrano ribassi per Buzzi (-4.7%), Mps (-4%), Azimut (-2.7%), Unicredit (-2.7%) e Iveco (-2.6%), mentre tengono su Hera (+3.5%) e Terna (+2.5%) nel settore delle utility; Amplifon (+3.1%) che registra una crescita in Polonia; Diasorin (+2.9%) e Stellantis (+2.5%). In Europa crolla il gigante farmaceutico Novo Nordisk (-6.7%) dopo i deludenti risultati della sperimentazione clinica del farmaco antiobesità Cagrisema.

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