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Aerospazio in Sardegna: Un’Isola in Rotta verso l’Innovazione

Sardegna, Aerospazio e Innovazione: Un Ecosistema di Crescita per l’IsolaIl Festival dell’Aerospazio, conclusosi al Museo Archeologico di Olbia, ha rappresentato un momento cruciale per il dibattito sullo sviluppo tecnologico e socio-economico della Sardegna.

L’evento, organizzato da Astec (Aerospace Technology Education Center), ha visto la convergenza di figure chiave del panorama regionale, delineando una visione integrata per il futuro dell’isola, incentrata sull’innovazione aerospaziale e le sue molteplici implicazioni.

Un panel di esperti, moderato dal docente universitario Antonio Usai, ha analizzato le opportunità e le sfide che si presentano.
Tra i relatori, figure di spicco come Settimo Nizzi, sindaco di Olbia e presidente della Provincia Gallura-Nord Est Sardegna; Giuseppe Meloni, vicepresidente della Regione e assessore alla Programmazione e Ricerca; Aldo Carta, direttore del Cipnes Gallura e presidente del consorzio universitario UniOlbia; Mara Mangia, di Sardegna Ricerche; Giuseppe Mazzarella, referente per l’Aerospazio dell’università di Cagliari; Gavino Mariotti, rettore dell’università di Sassari; e Marilisa Pischedda, direttrice del Festival dell’Aerospazio e Founder Astec, hanno contribuito a creare un quadro articolato e stimolante.
L’aerospazio non è concepito come un settore isolato, ma come un catalizzatore per l’innovazione in ampi settori dell’economia sarda.
Le tecnologie sviluppate per l’esplorazione spaziale, la progettazione di satelliti e la gestione di infrastrutture avanzate trovano applicazioni in ambiti diversi, dalla sensoristica ambientale all’agricoltura di precisione, passando per le energie rinnovabili e le telecomunicazioni.

La visione è quella di un ecosistema tecnologico vibrante, capace di generare valore aggiunto, attrarre investimenti e creare opportunità di lavoro qualificate.

Un focus significativo è stato dedicato al progetto Einstein Telescope, un ambizioso osservatorio gravitazionale che potrebbe trovare la sua sede in Sardegna.
Michele Punturo, coordinatore internazionale del progetto INFN, ha illustrato le potenzialità di questa infrastruttura, stimando un investimento di 2 miliardi di euro e un indotto di ben 6 miliardi.

Il progetto non si limita a un’impresa scientifica di portata mondiale, ma rappresenta un’occasione unica per la Sardegna per rafforzare la sua posizione come polo di eccellenza in ambito tecnologico, con un impatto significativo sul 60% del sistema regionale.
L’indotto generato si concentrerebbe sulla manutenzione tecnologica, la creazione di una rete infrastrutturale avanzata e la fornitura di servizi specializzati.
La Regione Sardegna ha risposto con un forte segnale di interesse, presentando 90 applicazioni di aziende locali pronte a competere per sviluppare le tecnologie necessarie, spaziando dall’intelligenza artificiale alla meccanica di precisione, dall’elettronica alla scienza dei materiali.

Un esempio emblematico è l’utilizzo innovativo del sughero sardo come materiale isolante ad alte prestazioni, un’applicazione che coniuga sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.
Astec, con la sua missione di formazione e sviluppo delle competenze, si pone come un elemento chiave in questo processo di trasformazione, indirizzando le energie dei giovani verso le professioni del futuro e fornendo loro le basi per affrontare le sfide tecnologiche che si prospettano.

L’obiettivo è costruire un futuro in cui le competenze locali, l’ingegno sardo e le risorse naturali dell’isola si coniughino per creare un motore di crescita sostenibile e duratura.

Il Festival dell’Aerospazio, quindi, non è solo un evento, ma un invito all’azione, un punto di partenza per un viaggio verso un futuro più prospero e innovativo per la Sardegna.

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