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martedì 18 Novembre 2025

Aggressione a Porto Torres: Taser e arresto per tentata rapina

Nella quiete serale di Porto Torres, un episodio di violenza ha interrotto la tranquillità domestica.
Un individuo, già in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, ha tentato di sferrare un’aggressione armata al suo coinquilino, con l’intento di sottrargli il cellulare.

La vicenda, potenzialmente tragica, si è sviluppata in un contesto di vulnerabilità, amplificato dalla condizione precaria dell’aggressore, già sottoposto a restrizioni legali.

L’intervento dei Carabinieri della Compagnia locale ha rappresentato il punto di svolta.
I militari, giunti sul luogo dell’evento, si sono trovati di fronte un soggetto in stato di agitazione, in possesso di un coltello e manifestante un’ostinata resistenza all’esecuzione dell’atto di polizia.
La situazione richiedeva un approccio calibrato, volto a garantire sia la sicurezza dell’aggressore che quella degli operatori e del coinquilino aggredito.
In considerazione della pericolosità dell’uomo e della necessità di evitare l’uso di forza lesiva, i Carabinieri hanno optato per l’impiego di un dispositivo di dissuasione elettroshock, il taser.

La scelta, in linea con le procedure operative standard, ha permesso di comunicare all’aggressore le conseguenze del suo comportamento, attraverso l’emissione di un arco elettrico di avvertimento, un segnale chiaro e non letale volto a indurlo alla resa.

La comunicazione, esplicita e immediata, ha avuto l’effetto desiderato.
L’aggressore, consapevole della gravità della situazione e delle implicazioni derivanti dalla sua mancata collaborazione, ha ceduto, abbandonando l’arma a terra e consentendo l’arresto senza ulteriori contestazioni.
La sua condotta costituisce reato di tentata rapina aggravata e lesioni personali, e sarà valutata in sede giudiziaria.
Il coltello utilizzato è stato sequestrato per l’analisi tecnico-scientifica e la ricostruzione dell’evento.

L’uomo è stato collocato in una cella di sicurezza presso la caserma dei Carabinieri, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto, durante la quale sarà definita la sua posizione giuridica e si procederà alla raccolta di ulteriori elementi probatori per accertare la dinamica dei fatti e le motivazioni alla base dell’azione violenta.

L’episodio solleva interrogativi sulla gestione della sicurezza e sulla necessità di interventi preventivi per contrastare la criminalità e tutelare la convivenza civile, soprattutto in contesti abitativi fragili.

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