Un’onda di perturbazione atmosferica si sta concentrando sull’arcipelago sardo, con particolare attenzione al versante centro-occidentale dell’isola.
Il Centro Funzionale Regionale di Protezione Civile ha diramato un bollettino di preallerta, classificato come “codice giallo” – una criticità ordinaria, ma che richiede comunque elevata attenzione – per i territori di Montevecchio Pischinappiu, il bacino del fiume Tirso e la regione del Logudoro, con epicentro nella provincia di Oristano.
L’allerta, attiva dalle ore 9:00 fino alle 23:59 del 30 ottobre, non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto meteorologico più ampio caratterizzato da un incremento dell’instabilità atmosferica che investe il Mediterraneo.
Questo fenomeno è riconducibile a correnti di aria umida provenienti dall’Atlantico, che interagiscono con masse d’aria più calde presenti sulla regione, generando intensi fenomeni convettivi.
Il rischio idrogeologico, elemento cruciale da monitorare, è legato alla potenziale incapacità del suolo, già saturo in alcune aree, di assorbire ulteriori precipitazioni.
Questo può portare a rapide e localizzate inondazioni, esondazioni di corsi d’acqua minori e frane, soprattutto in zone collinari e montuose.
L’erosione del suolo, accelerata dall’impatto delle gocce di pioggia e dal deflusso superficiale, rappresenta un ulteriore fattore di vulnerabilità.
La popolazione residente nelle aree interessate è invitata a prestare la massima cautela.
Si raccomanda di evitare spostamenti non necessari, soprattutto in prossimità di corsi d’acqua e in zone a rischio frana.
È fondamentale monitorare costantemente l’evoluzione delle condizioni meteorologiche attraverso i canali di informazione ufficiali e seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità competenti.
La protezione civile regionale, in coordinamento con i comuni e le forze dell’ordine, ha attivato il sistema di monitoraggio e predisposto le risorse necessarie per fronteggiare eventuali emergenze.
Questo bollettino non è un’anomalia, bensì un segnale di come il cambiamento climatico stia modificando i modelli meteorologici regionali, rendendo eventi come questi sempre più frequenti e intensi.
La prevenzione e la consapevolezza sono le armi più efficaci per mitigare i rischi e proteggere le comunità vulnerabili.
L’attenzione ai segnali del territorio, come l’umidità del suolo e la stabilità dei versanti, assume quindi un significato cruciale in un contesto di crescente incertezza climatica.






