Una perturbazione di origine atlantica sta investendo la Sardegna, innescando un’allerta meteo diffusa che interessa ampie porzioni dell’isola, precisamente circa i due terzi del territorio.
La Protezione Civile Regionale ha emesso un avviso di criticità ordinaria, codificato come “giallo”, che resterà attivo fino alle ore diciotto di giovedì 16 ottobre, invitando alla massima prudenza e monitoraggio costante dell’evoluzione della situazione.
L’allerta, supportata da sofisticate modellizzazioni meteorologiche e analisi dei dati pluviometrici, si concentra in particolare su aree già vulnerabili e caratterizzate da un’elevata suscettibilità idrogeologica.
L’Iglesiente, con le sue intricate valli e i versanti ripidi, si trova ad affrontare un rischio considerevole.
Il Campidano, una vasta pianura che storicamente ha subito esondazioni dovute all’accumulo di acqua, è anch’esso sotto osservazione.
Il bacino idrografico del Flumendosa e del Flumineddu, cruciale per l’approvvigionamento idrico del Nuorese e dell’Ogliastra, presenta un rischio elevato di variazioni improvvise nel flusso dei corsi d’acqua.
La Gallura, area precedentemente colpita da intense precipitazioni, è ulteriormente esposta a fenomeni di erosione e smottamento.
L’allerta di colore giallo non è un campanello d’allarme massimale, ma segnala una situazione di potenziale pericolo che richiede attenzione e adozione di comportamenti responsabili.
Si raccomanda di evitare spostamenti non essenziali, soprattutto in prossimità di corsi d’acqua e zone a rischio frane.
È fondamentale prestare attenzione alle comunicazioni delle autorità locali e seguire le indicazioni fornite.
La presenza di persone vulnerabili, come anziani, bambini e persone con disabilità, richiede particolare cura e assistenza.
L’evento meteorologico, inserito in un contesto climatico caratterizzato da fenomeni sempre più estremi, sottolinea la necessità di una gestione sostenibile del territorio e di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
La prevenzione, attraverso la manutenzione dei sistemi di drenaggio, la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e la corretta pianificazione urbanistica, rappresenta la chiave per ridurre la vulnerabilità delle comunità e preservare il patrimonio naturale dell’isola.
L’evoluzione delle previsioni sarà monitorata costantemente, e l’allerta potrà essere aggiornata in base all’intensità e alla persistenza delle precipitazioni.








