cityfood
cityeventi
mercoledì 5 Novembre 2025

Autopsia e perizie: cruciali per fare luce sulla morte di Cinzia Pinna

L’inchiesta sulla tragica scomparsa di Cinzia Pinna, la trentatreenne di Castelsardo la cui vita è stata brutalmente interrotta nella notte tra l’11 e il 12 settembre, si appresta a compiere un passaggio cruciale.

Giovedì 2 ottobre, infatti, si terrà l’autopsia sul corpo della giovane, un esame autoptico che si preannuncia determinante per ricostruire la dinamica di un omicidio che ha scosso profondamente la comunità sarda.

La procedura, che si svolgerà presso l’istituto di medicina legale di Sassari sotto la direzione del medico legale Salvatore Lorenzoni, vedrà la partecipazione di tutte le parti in causa: la difesa di Emanuele Ragnedda, l’imprenditore vitivinicolo accusato dell’omicidio, i familiari della Pinna, rappresentati da Antonella Cuccureddu e Nino Cuccureddu, e i legali degli indagati per favoreggiamento, Nicoletta e Maurizio Mani.
Parallelamente, la Procura di Tempio Pausania, guidata dalla sostituta Noemi Mancini, ha formalizzato la creazione di un team di specialisti forensi incaricati di approfondire gli aspetti cruciali che potrebbero fornire elementi decisivi per la ricostruzione della vicenda.

Questo collegio multidisciplinare, che affiancherà il medico legale Lorenzoni, include figure di spicco nel campo delle scienze forensi: Valentina Bugelli, entomologa forense, e Silvio Chericoni, tossicologo forense.
L’apporto dell’entomologa sarà fondamentale per escludere o confermare l’ipotesi di un’aggressione sessuale pregressa all’omicidio, analizzando lo stato di decomposizione del corpo e la presenza di insetti.
La sua competenza scientifica permetterà di datare, con una certa approssimazione, il momento della morte e di individuare eventuali tracce di violenza che potrebbero essere sfuggite ad un’ispezione superficiale.
Il ruolo del tossicologo Chericoni, invece, si concentrerà sull’analisi tossicologica del corpo, al fine di determinare se Cinzia Pinna avesse assunto sostanze alcoliche o stupefacenti prima di perdere la vita.

Questa indagine mira a chiarire se l’assunzione di tali sostanze possa aver alterato la sua capacità di resistenza o aver contribuito alla dinamica dell’aggressione.

Un ulteriore elemento di complessità riguarda la vegetazione trovata sopra il corpo della Pinna.

L’entomologa forense dovrà esaminare la disposizione dei rami e delle foglie per determinare se siano stati posizionati immediatamente dopo l’omicidio, nel tentativo di occultare il corpo, o in un momento successivo, suggerendo un possibile coinvolgimento di altre persone nella rimozione delle prove o nella pulizia della scena del crimine.

La delicatezza dell’indagine, aggravata dai dodici giorni trascorsi tra la scomparsa della giovane donna e la confessione dell’imputato, richiede un’analisi meticolosa e l’impiego di tutte le competenze scientifiche disponibili per fare piena luce sulla verità e garantire giustizia per Cinzia Pinna.
L’autopsia e le perizie forensi rappresentano quindi tasselli fondamentali per comporre un quadro completo e inequivocabile della vicenda.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap