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Cagliari

Autopsia Sollai: la Procura cerca la verità sulla tossina botulinica.

Lunedì 25 agosto, il Policlinico Universitario di Monserrato ospiterà un’autopsia cruciale, disposta dalla Procura di Cagliari, volta a disvelare le dinamiche fatali che hanno condotto alla scomparsa di Valeria Sollai, la stimata cuoca di 62 anni tragicamente scomparsa in seguito a un’intossicazione da botulino.

La sua morte, la seconda legata alla vicenda che ha coinvolto il locale “Fiesta Latina” di Monserrato, getta un’ombra ancora più cupa sulla vicenda e intensifica le indagini.
Il decesso di Sollai segue di poco quello di Roberta Pitzalis, una giovane donna di 38 anni, deceduta l’8 agosto, entrambe vittime di un focolaio di *Clostridium botulinum*, il batterio produttore della tossina botulinica.
La vicenda solleva interrogativi complessi sulla sicurezza alimentare e la gestione dei rischi legati alla preparazione e conservazione di alimenti potenzialmente contaminabili.
Valeria Sollai aveva manifestato i primi sintomi dell’intossicazione settimane prima, precipitando in una condizione clinica inizialmente giudicata grave, ma che aveva apparentemente mostrato segni di stabilizzazione.

Questa apparente ripresa, purtroppo, si è rivelata un’illusione, precedendo un rapido e drammatico peggioramento che ha portato al decesso all’interno della struttura ospedaliera universitaria.

L’autopsia rappresenta un passaggio fondamentale per accertare con precisione la sequenza degli eventi patologici, identificando eventuali fattori concomitanti che potrebbero aver contribuito alla progressione della malattia e alla compromissione irreversibile delle funzioni vitali.

Oltre a definire la causa esatta del decesso, l’esame medico-legale si propone di fornire elementi utili per ricostruire la carica tossica ingerita dalla vittima e valutare l’efficacia delle terapie mediche somministrate.
La vicenda, oltre al tragico lutto che ha colpito le famiglie delle vittime, ha generato un’ondata di preoccupazione nella comunità, stimolando un dibattito urgente sulla necessità di rafforzare i controlli igienico-sanitari, di promuovere la formazione del personale addetto alla preparazione di alimenti, e di sensibilizzare i consumatori sui rischi legati alla manipolazione e conservazione di cibi freschi, in particolare quelli a base di avocado, ingrediente chiave del guacamole coinvolto nel focolaio.

Si rende, pertanto, imprescindibile un’analisi approfondita delle procedure interne al locale “Fiesta Latina”, focalizzandosi sulla corretta applicazione delle norme di sicurezza alimentare e sulla verifica dell’origine e della qualità delle materie prime utilizzate.

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