Dopo un periodo di significativa siccità, i bacini idrici del Nord-Ovest sardo – Temo, Cuga e Bidighinzu – mostrano segni di resilienza, grazie alle recenti precipitazioni che hanno contribuito a un progressivo, seppur non risolutivo, innalzamento dei livelli.
Sebbene la condizione generale di emergenza idrica persista, l’evoluzione positiva delle scorte d’acqua rappresenta un segnale incoraggiante per la comunità e l’ambiente.
La ripresa, seppur modesta, ha permesso alla Regione, in collaborazione con l’Agenzia Distrettuale dei Bacini Idrografici della Sardegna (Adis), di adottare un approccio più flessibile nella gestione delle risorse idriche.
Considerando il trend positivo di accumulo, è stata concessa una sospensione temporanea delle restrizioni operative, a partire da lunedì 22 dicembre fino a venerdì 2 gennaio.
Questo provvedimento mira a mitigare le difficoltà per la popolazione durante le festività, garantendo un accesso più regolare all’acqua potabile.
Nello specifico, la sospensione delle limitazioni si estende ai comuni alimentati dall’acquedotto Bidighinzu, tra cui Thiesi, Ittiri, Tissi, Ossi, Sorso, Sennori, Usini e Uri.
Anche i comuni di Bonorva e Bosa, serviti dall’acquedotto Temo, beneficeranno di questa misura.
Un ulteriore segnale di allentamento delle restrizioni riguarda Alghero, alimentata dall’invaso del Cuga, dove verranno eliminate le chiusure notturne, alleviando i disagi per i residenti e le attività commerciali.
Tuttavia, l’amministrazione regionale sottolinea l’importanza di mantenere un approccio prudente e di non interpretare questa sospensione come un ritorno alla normalità.
La situazione idrica, infatti, rimane delicata e la vulnerabilità degli ecosistemi sardi alla scarsità d’acqua richiede una gestione oculata e sostenibile.
Pertanto, il monitoraggio costante dei livelli dei bacini idrici continuerà ad essere una priorità, al fine di valutare la possibilità di estendere ulteriormente la sospensione delle restrizioni, ma anche di ripristinarle qualora il trend positivo dovesse invertirsi.
La trasparenza e la comunicazione continua con la cittadinanza rimangono elementi cruciali per affrontare questa sfida collettiva, promuovendo al contempo pratiche di consumo responsabile e incentivando l’adozione di misure di risparmio idrico a livello domestico e produttivo.
La resilienza del territorio dipende dalla collaborazione tra istituzioni e comunità, orientata alla salvaguardia di questa risorsa fondamentale per il futuro della Sardegna.






