La spiaggia di Budelli, gioiello dell’Arcipelago della Maddalena e santuario di biodiversità, è di nuovo al centro di un’allarmante vicenda che ne mette a rischio l’integrità. Un’indagine avviata a seguito di una segnalazione del Gruppo d’Intervento Giuridico ha portato alla luce la commercializzazione, attraverso una piattaforma di e-commerce, di sabbia prelevata illegalmente dal suo iconico litorale. Questa gravissima violazione, una sorta di profanazione di un patrimonio naturale unico, sottolinea una persistente falla nella protezione di un’area sottoposta a una molteplicità di vincoli.Budelli non è una spiaggia qualunque; è un ecosistema delicato, definito da una composizione geologica rara che conferisce alla sua sabbia quella particolare tonalità rosata, risultato della sedimentazione di frammenti di corallo e conchiglie. La sua bellezza e la sua fragilità la rendono oggetto di una tutela rigorosa, articolata in un complesso sistema di vincoli che comprendono il vincolo paesaggistico, il vincolo di conservazione integrale, l’appartenenza al Parco Nazionale e all’Area Marina Protetta dell’Arcipelago della Maddalena. Questi vincoli, teoricamente, dovrebbero garantire la sua salvaguardia da qualsiasi attività estrattiva o alterazione del suo equilibrio naturale.L’episodio della vendita online della sabbia rosa non è un caso isolato, ma un campanello d’allarme che evidenzia una pericolosa tendenza: la persistenza di comportamenti illegali motivati da interessi economici, che si traducono in una vera e propria depredazione del territorio. Il valore economico attribuito a un bene come la sabbia di Budelli – spinta dalla moda e dalla richiesta di souvenir “esotici” – crea un incentivo per attività illecite, alimentando un mercato nero che mette a repentaglio la conservazione di un bene comune.L’intervento del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna, con l’avvio delle indagini per identificare i responsabili, è un passo necessario ma insufficiente. È imperativo rafforzare i controlli, non solo sul territorio, ma anche nel mondo virtuale, dove queste attività illegali trovano nuovi canali di commercializzazione. È altrettanto fondamentale aumentare la consapevolezza pubblica sull’importanza di tutelare il patrimonio naturale, promuovendo un turismo responsabile e sostenibile, che rispetti l’ambiente e contribuisca alla sua conservazione. La protezione di Budelli non è solo una questione di applicazione della legge, ma un impegno etico e civico verso le future generazioni, affinché possano ancora ammirare la sua bellezza singolare e la sua ricchezza ecologica. La sabbia rosa non è un bene commerciabile, ma un tesoro da custodire.
Budelli: Traffico illegale di sabbia rosa, allarme per un tesoro fragile.
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