martedì 26 Agosto 2025
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Cagliari, autopsia sul neonato: indagini per asfissia

Giovedì mattina, l’autopsia, condotta dal medico legale Roberto Demontis presso l’ospedale Brotzu di Cagliari, si propone di fare luce sulle circostanze tragiche che hanno portato alla morte di un neonato di quattro mesi, originario di Settimo San Pietro, un piccolo centro alle porte di Cagliari.

La scomparsa, avvenuta nella serata precedente, è riconducibile a un incidente domestico, un evento apparentemente banale che si è trasformato in una spirale di fatalità.
Secondo le prime ricostruzioni, il bambino sarebbe rimasto incastrato tra il letto e il comodino nella camera dei genitori durante un movimento involontario, un dettaglio che sottolinea la fragilità della vita infantile e la precarietà della sicurezza domestica.
La madre, impegnata in un’attività svolta in una stanza adiacente, non era presente al momento dell’accaduto, un aspetto che introduce un elemento di drammatica coincidenza.

L’ipotesi più accreditata, in attesa dei risultati dell’esame autoptico, è quella di una morte per asfissia, una condizione spesso associata a incidenti domestici che coinvolgono i neonati.

L’autopsia, pertanto, non si limiterà a determinare la causa esatta del decesso, ma cercherà di ricostruire la dinamica degli eventi, analizzando con precisione la posizione del corpo, i segni esterni e le lesioni interne, al fine di escludere o confermare l’ipotesi di asfissia e identificare eventuali fattori contribuenti.

L’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena, incaricati delle indagini, si è rivelato immediatamente cruciale.
L’interrogatorio della madre, testimone diretta dell’accaduto, ha fornito le prime informazioni per avviare le ricerche.

La drammaticità della scena è stata amplificata dall’immediata reazione della madre, che ha lanciato l’allarme, e dalla frenetica corsa dei soccorsi.

Il personale del 118 ha tentato invano, per oltre mezz’ora, di rianimare il bambino.

La corsa disperata verso l’ospedale Brotzu, purtroppo, non ha evitato l’esito fatale: il piccolo è giunto privo di vita, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità.

Le indagini, proseguite anche nella giornata odierna, si concentrano sull’acquisizione di ulteriori testimonianze da parte dei familiari e sulla raccolta di tutti gli elementi utili a ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato alla tragedia.

La comunità di Settimo San Pietro è profondamente scossa da un evento che ha colpito una famiglia benestata e stimata.
Allo stato attuale, la Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo d’indagine, volto ad accertare le responsabilità e a chiarire completamente le dinamiche che hanno preceduto la morte del neonato, senza al momento aver individuato né iscritto alcun indagato.
L’inchiesta si propone di escludere qualsiasi forma di negligenza o imprudenza, garantendo al contempo il diritto alla verità e alla giustizia per la famiglia del piccolo.
La delicatezza del caso richiede la massima attenzione e sensibilità, nel rispetto della privacy dei familiari e della memoria del bambino.

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