lunedì 22 Settembre 2025
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Cagliari

Cagliari, ispezione parlamentare: periferie al collasso, serve aiuto.

La recente missione ispettiva della Commissione parlamentare d’inchiesta sul degrado urbano e la sicurezza nelle città, culminata a Cagliari, ha proiettato un riflettore impietoso sulle complesse dinamiche che affliggono le periferie urbane italiane.

Guidata dal deputato Alessandro Battilocchio (Forza Italia), affiancato dai colleghi Andrea De Maria (Partito Democratico) e Antonino Iaria (Movimento 5 Stelle), la delegazione ha avuto l’opportunità di toccare con mano le criticità emerse dal resoconto di anni di incuria, disinvestimento e, troppo spesso, inerzia istituzionale.
L’analisi approfondita ha evidenziato come la convergenza di fattori socio-economici, urbanistici e gestionali abbia generato un circolo vizioso di marginalizzazione e disintegrazione sociale.
Le aree residenziali di edilizia popolare, spesso concepite in un’ottica di emergenza abitativa e prive di una visione a lungo termine, si sono trasformate in veri e propri “pozzi di esclusione”, caratterizzati da infrastrutture obsolete, servizi insufficienti e una carenza cronica di opportunità.

L’emergenza dello spaccio, intrinsecamente legata alla precarietà economica e alla mancanza di alternative legali, rappresenta un sintomo acuto della profonda crisi che affligge queste comunità.
Il controllo del territorio, debole e frammentato, alimenta un senso di insicurezza diffuso, erodendo la fiducia nelle istituzioni e alimentando la frammentazione sociale.
La presenza di organizzazioni criminali, che sfruttano le debolezze del tessuto sociale per ampliare il proprio potere, aggrava ulteriormente la situazione.

Il fenomeno dell’abbandono scolastico è un’altra ferita aperta, un chiaro indicatore della perdita di speranza e delle difficoltà incontrate dai giovani che vivono in questi contesti.

La mancanza di modelli positivi, l’inadeguatezza dell’offerta formativa e la difficoltà di accesso a percorsi di orientamento professionale contribuiscono ad allontanare i giovani dal mondo dell’istruzione, relegandoli in una condizione di marginalità che si tramanda di generazione in generazione.

Tuttavia, la missione non si è limitata alla constatazione del disagio.

Sono stati individuati elementi di resilienza, segnali di speranza che emergono dalla comunità locale, come associazioni di volontariato, iniziative di riqualificazione sociale e progetti di inclusione lavorativa.

Questi esempi dimostrano che, con un sostegno adeguato e un approccio partecipativo, è possibile invertire la rotta e restituire dignità e opportunità a chi vive in queste periferie.

La Commissione parlamentare si impegna ora a tradurre le osservazioni raccolte in proposte concrete per un piano di intervento integrato che affronti le cause profonde del degrado urbano, promuova la sicurezza, favorisca l’inclusione sociale e riqualifichi il patrimonio edilizio e umano delle periferie italiane.

Un intervento che non può prescindere da un forte coinvolgimento dei territori, dalla collaborazione tra istituzioni e dalla mobilitazione di risorse economiche e competenze specialistiche.

La sfida è complessa, ma l’urgenza di agire è innegabile.

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