Nel cuore del Nuorese, a Bitti, si è consumata una razzia audace e pianificata, che ha interrotto la quiete della comunità e ha messo a dura prova la sicurezza locale.
L’episodio, verificatosi nelle prime ore della mattinata, ha visto protagonisti malvivori determinati a mettere a segno un colpo mirato e di notevole portata: il furto di un bancomat situato in pieno centro abitato.
L’azione criminale si è articolata in due fasi cruciali.
Inizialmente, i responsabili hanno agito con precisione, sottraendo una ruspa da un cantiere impegnato nei lavori di ricostruzione conseguenti all’alluvione del 2020, una ferita ancora aperta per la popolazione.
L’utilizzo del mezzo meccanico, scelta tutt’altro che casuale, ha permesso loro di superare le barriere fisiche e di forzare l’ingresso all’ufficio postale.
La successiva estrazione del bancomat, strappato alla sua sede con forza bruta, ha lasciato un segno evidente sulla struttura dell’edificio.
L’escavatore, abbandonato a poca distanza dal luogo del furto, suggerisce un piano di fuga preordinato e l’utilizzo di un veicolo più adatto al trasporto del bottino, presumibilmente un furgone o un pick-up non ancora identificato.
L’entità del denaro sottratto è attualmente in fase di quantificazione, mentre gli inquirenti si interrogano sull’efficacia dei sistemi di sicurezza integrati nel bancomat, in particolare il meccanismo di contrassegnazione delle banconote con inchiostro indelebile, progettato per renderle inutilizzabili in caso di furto.
Le indagini, condotte dai Carabinieri del comando provinciale di Nuoro, si concentrano ora sulla ricostruzione dettagliata della dinamica e sull’identificazione dei responsabili.
Il nucleo investigativo sta effettuando rilievi sulla ruspa abbandonata, alla ricerca di tracce che possano fornire elementi utili all’identificazione dei malvivoli.
Parallelamente, gli investigatori stanno setacciando il materiale video proveniente dalle numerose telecamere di sorveglianza presenti nella zona, inclusi i sistemi di videosorveglianza dell’ufficio postale e delle vie di accesso e uscita dal paese.
L’evento solleva interrogativi sulla vulnerabilità delle infrastrutture locali e sulla necessità di rafforzare i sistemi di sicurezza per prevenire futuri episodi.
La caccia ai banditi è già in corso, con controlli mirati sul territorio e un’intensificazione delle attività di prevenzione e repressione da parte delle forze dell’ordine.
La comunità di Bitti, scossa da questa aggressione, attende con ansia il rapido arresto dei responsabili e il ritorno alla tranquillità.