L’intensificata attività di controllo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, dispiegata in occasione delle festività agostane, ha evidenziato criticità significative in diversi esercizi commerciali del territorio, sollevando interrogativi urgenti sulla conformità delle pratiche igienico-sanitarie e sulla tutela della salute pubblica.
L’operazione straordinaria, condotta in coordinamento con le Compagnie territoriali e con il contributo specializzato del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, ha coinvolto un’ampia platea di attività, comprendente stabilimenti balneari, ristoranti e chioschi bar, per un totale di 230 locali sottoposti a verifica.
Le rilevate non conformità spaziano da lacune nella corretta applicazione dei principi Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points), protocollo fondamentale per la gestione dei rischi alimentari, a carenze strutturali e procedurali che compromettono la sicurezza alimentare.
A Sestu, ad esempio, la sospensione dell’attività di un chiosco è stata determinata da una combinazione di fattori, tra cui problematiche igieniche gravi, stoccaggio inadeguato e la mancanza di rispetto delle procedure di autocontrollo, elementi imprescindibili per garantire la salubrità degli alimenti somministrati.
Analoghe problematiche, riguardanti l’inosservanza delle normative Haccp e l’igiene del personale, hanno portato a contestazioni in uno stabilimento balneare di Chia.
La gravità delle irregolarità riscontrate è esemplificata dal sequestro amministrativo di circa 80 chilogrammi di carne suina priva di certificazione sanitaria e dalla mancata registrazione di un ristorante come stabilimento balneare a Pula.
Questo episodio sottolinea la necessità di un controllo più stringente sull’origine e la tracciabilità degli alimenti, nonché sulla corretta classificazione delle attività commerciali.
Anche al Poetto, una delle principali aree di fruizione balneare di Cagliari, le verifiche hanno evidenziato carenze igienico-sanitarie, con particolare attenzione alla pulizia dei locali e al rispetto delle procedure di autocontrollo alimentare, aspetti cruciali per prevenire contaminazioni e malattie trasmesse da alimenti.
L’impatto economico delle sanzioni e dei sequestri si quantifica in circa 10.000 euro di sanzioni pecuniarie e oltre 31.000 euro di beni sequestrati, cifre significative che testimoniano l’ampiezza del fenomeno.
Il Comandante Provinciale, Generale di Brigata Luigi Grasso, ha sottolineato come l’azione dei Carabinieri rappresenti un pilastro fondamentale per la sicurezza e la salute pubblica, evidenziando come la corretta gestione e preparazione degli alimenti siano intrinsecamente legate alla tutela della cittadinanza.
L’operazione si configura come un monito e un’occasione per rafforzare la consapevolezza sull’importanza della sicurezza alimentare e per promuovere una cultura della responsabilità tra gli operatori del settore, al fine di garantire un’offerta di servizi turistici e di ristorazione sicura e di alta qualità.
La necessità di un continuo aggiornamento professionale e di un’applicazione rigorosa delle normative vigenti si rivela imprescindibile per prevenire rischi e tutelare la salute dei consumatori.