L’attività di contrasto alla criminalità organizzata perpetrata dalla Compagnia Carabinieri di Olbia si fa sempre più intensa, in seguito alla recente escalation di episodi delittuosi che hanno insidiato la tranquillità della Costa Smeralda.
L’attenzione degli investigatori è concentrata su una pericolosa banda di malviventi, specializzata in rapine e furti con strappo, che ha preso di mira turisti, spesso ignari e impreparati, che ostentano al polso preziosi orologi di lusso.
Un significativo passo avanti nelle indagini è stato compiuto ieri, con il rinvenimento di un orologio di straordinario valore, un Patek Philippe, all’interno di un trolley abbandonato in una stanza adibita a deposito bagagli in una struttura ricettiva di Olbia.
L’oggetto, accuratamente nascosto, si è rivelato essere il bottino di una rapina avvenuta il 30 luglio scorso a Cannigione, frazione di Arzachena.
La vittima, un turista straniero, era stato aggredito mentre faceva ritorno al suo hotel, dove stava trascorrendo una vacanza.
Il ritrovamento della refurtiva è il risultato diretto di un’articolata operazione investigativa, condotta sotto la direzione e il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania.
L’indagine ha preso impulso dall’arresto, avvenuto nella stessa notte della rapina, di tre cittadini francesi di origine magrebina, sospettati, in concorso tra loro, di essere gli autori non solo di quella specifica rapina, ma anche di un altro furto con strappo, perpetrato a Porto Cervo il 23 luglio.
Gli accertamenti, condotti con meticolosità, hanno permesso di individuare l’appartamento che i presunti autori del reato avevano preso in affitto per soggiornare in Sardegna.
Nel corso di una perquisizione, oltre all’orologio recuperato, sono stati rinvenuti altri elementi di interesse investigativo.
Le indagini, tuttora in corso, mirano a stabilire con certezza il coinvolgimento dei fermati in altri episodi di scippo verificatisi nei giorni precedenti e ad accertare se abbiano agito con la complicità di ulteriori individui.
Particolare attenzione viene prestata all’analisi delle comunicazioni intercettate e alla ricostruzione dei movimenti dei sospettati, al fine di svelare la struttura interna della banda e individuare eventuali ramificazioni che potrebbero estendersi oltre il territorio sardo.
L’obiettivo primario delle forze dell’ordine è quello di assicurare alla giustizia tutti i responsabili e di restituire ai turisti un senso di sicurezza, fondamentale per la fruizione di una vacanza serena e piacevole.