La candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO rappresenta un’opportunità straordinaria per l’intera penisola, e la Sardegna si candida a interpretare un ruolo cruciale in questo percorso di valorizzazione.
L’associazione Fipe Comfcommercio Sud Sardegna sottolinea l’importanza di questo momento storico, non solo per l’affermazione dell’eccellenza enogastronomica isolana, ma anche per un’armonizzazione con le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale.
La valutazione tecnica positiva già ricevuta dal dossier di candidatura nazionale, preludio alla decisione finale del Comitato Intergovernativo UNESCO prevista a New Delhi dall’8 al 13 dicembre, infonde grande ottimismo.
Questo riconoscimento non si configura come un semplice attestato di merito, ma come un potente catalizzatore per lo sviluppo sostenibile del turismo, un settore in cui l’enogastronomia sta assumendo un peso sempre più rilevante nelle scelte dei viaggiatori globali.
Secondo Emanuele Frongia, presidente di Fipe Comfcommercio Sud Sardegna, il successo della candidatura UNESCO avrebbe un impatto significativo sull’economia locale, stimolando un turismo enogastronomico di alta qualità.
La cucina, infatti, trascende la mera preparazione di alimenti; incarna la cultura, l’identità e l’accoglienza di un territorio, e la Sardegna possiede una ricchezza di tradizioni culinarie uniche, legate a ingredienti autoctoni e a tecniche tramandate di generazione in generazione.
L’associazione Fipe si impegna attivamente a promuovere questa visione, supportando la Regione Sardegna nell’ambizioso percorso di affermazione a livello internazionale.
Il 2026 si configura come un anno chiave, un punto di svolta per allineare le pratiche regionali con quelle delle regioni più virtuose italiane e per emulare il successo di altre realtà globali che hanno saputo valorizzare il proprio patrimonio culinario.
Il riconoscimento UNESCO non solo accrescerebbe il prestigio della Sardegna, ma creerebbe anche un circuito di opportunità per produttori locali, ristoratori e operatori turistici, incentivando la creazione di prodotti di qualità, la formazione di personale specializzato e la promozione di itinerari enogastronomici che raccontino l’autenticità e la bellezza del territorio.
La cucina sarda, con le sue peculiarità e le sue storie, ha tutte le carte in tavola per diventare un tassello fondamentale nel mosaico del gusto italiano, contribuendo a diffondere la cultura e l’identità della Sardegna nel mondo.







