Dermatite Nodulare Bovina in Sardegna: Un’Emergenza Zoonotica che Richiede Risposte Integrate e SostenibiliUn tavolo tecnico di alto livello, convocato dalla Prefettura di Nuoro e tenutosi presso la locale Questura, ha riunito istituzioni, rappresentanti di categoria e operatori sanitari per affrontare la crescente emergenza rappresentata dalla dermatite nodulare bovina (DNB) in Sardegna.
L’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, ha partecipato in videoconferenza da Cagliari, sottolineando l’importanza di una risposta coordinata e tempestiva.
La DNB, una malattia infettiva di origine zoonotica causata dal virus *Bovine viral diarrhoea* (BVDV), rappresenta una seria minaccia per il bestiame sardo, con implicazioni economiche e sanitarie significative.
La sua diffusione, soprattutto nelle aree interne montane, mette a rischio la filiera agroalimentare e solleva preoccupazioni per la potenziale trasmissione all’uomo, sebbene al momento non siano stati rilevati casi di infezione umana in Sardegna.
Il piano vaccinale, che prenderà il via lunedì, si propone di coprire l’intera regione attraverso una campagna capillare, con una durata prevista di tre mesi.
L’intervento vaccinale interesserà tutti gli allevamenti di bovini e bufalini presenti sull’isola, mirando a creare una barriera protettiva e a ridurre significativamente la circolazione del virus.
La discussione, guidata con efficacia dalla Prefetto Alessandra Nigro, ha evidenziato la complessità della situazione.
Daniela Falconi, sindaca di Fonni e Presidente dell’ANCI Sardegna, ha espresso la necessità di misure di ristoro adeguate per gli allevatori colpiti, sottolineando l’impatto economico negativo delle restrizioni alla movimentazione e alla vendita.
Il sindaco di Nuoro, Emiliano Fenu, ha richiamato l’importanza di una gestione responsabile e attenta alla salvaguardia di un comparto cruciale per molte comunità sarde.
Marco Ziranu, sindaco di Orani e veterinario della ASL, paese epicentro dell’emergenza, ha sottolineato le sfide operative legate alla vaccinazione, che richiedono risorse umane specializzate e infrastrutture adeguate.
La raccolta e la manipolazione dei capi bovini, spesso sparsi in aree remote e difficilmente accessibili, rappresentano un ostacolo significativo.
L’esperienza maturata in precedenza, purtroppo, non esclude la possibilità di effetti avversi legati all’utilizzo di nuovi vaccini, un aspetto che richiede un monitoraggio continuo e attento.
La collaborazione tra istituzioni, allevatori, associazioni di categoria e veterinari è fondamentale per affrontare questa emergenza in modo efficace e sostenibile.
Oltre alle misure di controllo e prevenzione, è necessario investire in ricerca scientifica per comprendere meglio la dinamica della malattia e sviluppare strategie di controllo più mirate.
L’emergenza DNB in Sardegna rappresenta un’opportunità per rafforzare il sistema sanitario veterinario, migliorare la resilienza del settore agroalimentare e promuovere una cultura della prevenzione e della sicurezza alimentare.
La sfida non è solo contenere l’epidemia, ma costruire un futuro più sicuro e sostenibile per l’allevamento sardo.