giovedì 2 Ottobre 2025
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Detriti nel mare di Tavolara: 630 kg di rifiuti recuperati.

Un’operazione di portata significativa ha recentemente portato alla luce una quantità allarmante di detriti dal letto marino antistante l’isola di Tavolara e la celebre spiaggia dello Spalmatore di Terra, nell’Area Marina Protetta di Tavola Coda Cavallo.
Circa 630 chilogrammi di rifiuti, un ammontare che testimonia l’impatto pervasivo dell’inquinamento antropico sugli ecosistemi marini, sono stati recuperati grazie all’impegno congiunto di volontari e operatori specializzati.

L’iniziativa, orchestrata dal Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta in sinergia con la Direzione Marittima di Olbia, la cooperativa Axinella e la società De Vizia, ha rappresentato una vera e propria mobilitazione comunitaria.

Squadre operative, sia terrestri che subacquee, hanno scandagliato i fondali, estraendo non solo i tipici rifiuti plastici, lattine e vetro, ma anche elementi di dimensioni più rilevanti e potenzialmente pericolosi per l’ambiente, come una batteria per autoveicoli, tubazioni in plastica destinate all’edilizia e frammenti di imbarcazioni danneggiate.

Questa operazione, pur nella sua efficacia nel rimuovere una porzione di detriti, solleva interrogativi profondi sulla persistente presenza di rifiuti nei nostri mari.
Essa non è semplicemente un’emergenza ecologica da risolvere con interventi occasionali, ma un sintomo di un rapporto non sostenibile tra l’uomo e l’ambiente.
La quantità di rifiuti recuperati, con la presenza di materiali potenzialmente tossici come la batteria, sottolinea l’urgenza di un approccio olistico che coinvolga la prevenzione, la riduzione alla fonte, il miglioramento dei sistemi di gestione dei rifiuti e la sensibilizzazione del pubblico.

L’Area Marina Protetta Tavola Coda Cavallo, con la sua ricca biodiversità e il suo valore paesaggistico, rappresenta un laboratorio prezioso per comprendere e contrastare l’inquinamento marino.
Questa giornata di pulizia, più che un evento isolato, deve essere interpretata come un monito a riflettere sulle nostre abitudini e sulla nostra responsabilità collettiva.
Come sottolineato dal sindaco di Loiri Porto San Paolo e direttore dell’AMP, Francesco Lai, la salvaguardia del mare non è delegabile a iniziative sporadiche, bensì richiede un impegno quotidiano e consapevole da parte di ciascuno.

Scegliere prodotti con imballaggi ridotti, smaltire correttamente i rifiuti, evitare l’uso di plastica monouso e promuovere pratiche di consumo responsabili sono azioni concrete che possono fare la differenza.

La salute del nostro ambiente marino, e di conseguenza la nostra, dipende dalla somma dei piccoli gesti compiuti da tutti.
La cura del mare è un dovere civico, un atto d’amore verso le generazioni future e un investimento nel nostro stesso benessere.

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