La recente emergenza idrica che ha colpito Quartu Sant’Elena, con le rotture intervenute in via Manara, ha evidenziato la necessità impellente di una revisione strutturale e un ammodernamento profondo del sistema di distribuzione dell’acqua potabile nel territorio comunale.
Abbanoa, gestore del servizio, si è prontamente attivata per contenere i disagi e ripristinare la funzionalità della condotta primaria, ma l’evento ha innescato una riflessione più ampia sulle fragilità infrastrutturali esistenti e sulla necessità di un approccio strategico e proattivo alla gestione della risorsa idrica.
La situazione, lungi dall’essere un mero incidente isolato, ha accelerato l’implementazione di un piano di distrettualizzazione della rete idrica, un progetto di ingegnerizzazione che era già in fase di studio antecedente all’emergenza.
L’obiettivo è quello di frammentare l’attuale rete monolitica in sei aree funzionali distinte: un distretto nord che abbraccia il centro storico fino ai confini con Quartucciu, un distretto ovest compreso tra viale Colombo e l’area di Molentargius, un distretto sud che si estende dal centro storico alle ex saline, un distretto est che si sviluppa verso la strada provinciale 554, un distretto dedicato alle zone di Sant’Anastasia, Pitz’e Serra e Quartello, e un distretto specifico per la collina di Sant’Anastasia e Margine Rosso.
Questa suddivisione non è casuale, ma risponde a una logica di ottimizzazione della gestione e della resilienza della rete.
Ogni distretto sarà dotato di valvole di regolazione e suddivisione, localizzate in 27 nodi idrici strategici, e monitorato costantemente tramite un sistema di telecontrollo basato su 10 punti di misura.
Questo sistema consentirà un controllo più preciso dei flussi, una riduzione delle perdite idriche e una capacità di intervento più rapida in caso di guasti o emergenze.
L’importanza di questo intervento è sottolineata dal considerevole volume di manutenzione ordinaria che Abbanoa esegue annualmente a Quartu (circa 250 interventi), spesso senza la necessità di interrompere l’erogazione.
Le rotture in via Manara, che hanno coinvolto una condotta primaria di notevole diametro (300 mm), hanno messo a dura prova l’anello di alimentazione principale, rendendo inevitabile la chiusura temporanea dell’erogazione in un’area vasta.
L’analisi successiva ha rivelato una particolare vulnerabilità del tratto interessato, esposto al rischio di rotture conseguenti al dilavamento del terreno a seguito delle piogge intense.
La sostituzione integrale di circa sei metri di condotta rappresenta quindi un intervento di carattere emergenziale, ma anche un segnale di un impegno più ampio volto a garantire la sicurezza e l’affidabilità del servizio idrico a lungo termine.
L’implementazione del piano di distrettualizzazione, con le relative opere di infrastrutturazione e l’introduzione del sistema di telecontrollo, segna una svolta nella gestione della risorsa idrica a Quartu Sant’Elena, proiettando il territorio verso un modello più efficiente, resiliente e sostenibile.
La concertazione con l’amministrazione comunale sarà fondamentale per minimizzare l’impatto delle successive operazioni di installazione e garantire la continuità del servizio, con chiusure programmate attentamente pianificate.






