sabato 11 Ottobre 2025
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Falco di Palude in difficoltà: salvato grazie alla collaborazione

Un esemplare di Falco di Palude, simbolo di resilienza e adattamento, ha necessitato di intervento umano a Siapiccia, manifestando evidenti segni di spossatezza e debilitazione.

L’immagine del rapace costretto a terra, incapace di sostenersi nel volo, ha destato la preoccupazione dei passanti, che prontamente hanno allertato le autorità comunali.

L’intervento rapido e collaborativo di cittadini, operai comunali e del Corpo Forestale dello Stato ha permesso di garantire un trasporto sicuro e tempestivo presso la clinica veterinaria Duemari di Oristano, un centro di eccellenza specializzato nella cura e riabilitazione della fauna selvatica.

L’esito positivo di questa vicenda sottolinea l’importanza di una rete di supporto che coinvolga la comunità locale e le istituzioni, un esempio concreto di come l’attenzione e la sensibilità verso la natura possano fare la differenza nella salvaguardia di specie vulnerabili.

La valutazione clinica, condotta da veterinari esperti, ha escluso la presenza di lesioni traumatiche evidenti, ma ha evidenziato un quadro di generale malessere caratterizzato da affaticamento profondo, risposta neuromuscolare ridotta e un deficit energetico significativo.
Questi sintomi, pur non indicando patologie specifiche, suggeriscono un’origine multifattoriale, verosimilmente legata alle intense sollecitazioni metaboliche e fisiologiche associate alle migrazioni autunnali, esacerbate da condizioni ambientali avverse lungo il percorso.

Fattori quali la scarsità di risorse alimentari, le variazioni climatiche improvvise e la presenza di inquinanti possono aver contribuito al deterioramento delle condizioni fisiche dell’esemplare.
Il Falco di Palude ( *Ardeola ralloides* ) rappresenta una componente preziosa del patrimonio faunistico italiano, specie protetta e rigorosamente tutelata dalla legislazione vigente.
La sua presenza è intrinsecamente legata alla salute degli ecosistemi umidi, dalle lagune costiere alle zone golenali dei fiumi, rifugi vitali per la nidificazione, l’alimentazione e il riposo.

In Sardegna, questa specie assume un ruolo ecologico particolarmente significativo, costituendo una popolazione stabile che alterna comportamenti migratori e sedentari, testimoniando l’importanza dell’isola come tappa fondamentale per il suo ciclo vitale.
La sua sopravvivenza dipende dalla conservazione e dal ripristino di questi habitat cruciali, sempre più minacciati dall’urbanizzazione, dall’agricoltura intensiva e dall’alterazione dei regimi idrici.
Il recupero e la reintroduzione in libertà del falco soccorso, una volta completato il percorso di riabilitazione, rappresentano un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela della biodiversità e della salvaguardia delle zone umide, ecosistemi vitali per la salute del nostro pianeta.

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