L’arresto di un cittadino extracomunitario, privo di valido permesso di soggiorno, ha segnato un punto di svolta in un caso di ripetute molestie che ha turbato l’ambiente lavorativo di un centro commerciale in Gallura.
L’intervento dei Carabinieri di Luras, su impulso del Procuratore della Repubblica Gregorio Capasso, è il culmine di un’indagine complessa che ha coinvolto una pluralità di elementi probatori e testimonianze cruciali.
L’inchiesta, nata da una denuncia di una giovane lavoratrice, ha visto l’apporto determinante del personale del centro commerciale, che ha fornito informazioni preziose, e l’utilizzo di immagini di videosorveglianza.
Quest’ultime, esaminando le sequenze registrate, hanno immediatamente rivelato una serie di comportamenti inquietanti e persistenti, corroborando la versione della vittima.
Anche il racconto di colleghi, che hanno assistito alle dinamiche, ha contribuito a delineare un quadro preoccupante, consolidando l’ipotesi accusatoria.
Le accuse rivolte all’uomo, che ora si trova in stato di detenzione cautelare in attesa di un processo, vanno oltre la semplice importunazione.
Secondo le ricostruzioni investigative, l’uomo ha sistematicamente intercettato la giovane all’uscita dal centro commerciale, ignorando i suoi ripetuti segnali di rifiuto e disagio.
L’escalation del comportamento molesto ha assunto una connotazione particolarmente grave quando, in una delle occasioni, si sarebbe consumato un atto di natura sessuale, configurando il reato di violenza sessuale.
L’intervento delle forze dell’ordine non si è limitato all’arresto dell’indagato.
Parallelamente, è stata garantita alla giovane lavoratrice assistenza psicologica e misure di protezione, volte a salvaguardare la sua sicurezza e a supportarla nel superamento di un’esperienza traumatica.
Questo caso solleva interrogativi complessi, che vanno dalla vulnerabilità delle lavoratrici in contesti commerciali affollati, alla necessità di rafforzare i protocolli di sicurezza e di sensibilizzazione contro le molestie.
Inoltre, la presenza di un cittadino straniero con permesso di soggiorno scaduto pone ulteriori riflessioni sulla gestione dei flussi migratori e sull’applicazione delle normative in materia di immigrazione.
La vicenda, in definitiva, evidenzia la necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, forze dell’ordine, servizi sociali e comunità locali per prevenire e contrastare efficacemente fenomeni di questo genere, garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali di tutte le persone.






