Un gesto simbolico e profondamente commovente ha segnato un momento di riflessione e impegno nella città di Cagliari: l’inaugurazione del “Giardino dell’Arte e dell’Amore”, un’oasi verde dedicata alla memoria delle donne spezzate dalla violenza del femminicidio.
L’iniziativa, promossa dal liceo artistico e musicale Foiso Fois, ha visto la partecipazione attiva di trecento studenti, che con cura e rispetto hanno piantato quindici alberi – un mix di alloro, simbolo di onore e gloria, e leccio, albero di resistenza e longevità – un dono significativo offerto dall’Agenzia Forestas.
La cerimonia, tenutasi nella sede scolastica di via Bixio, ha visto la presenza di rappresentanti dell’associazione Luna e Sole, Cittadinanzattiva e di un pubblico sensibile alla gravità della questione.
Un minuto di silenzio, carico di dolore e di raccoglimento, ha preceduto la lettura delle dediche, un toccante elenco di nomi che incarnano la perdita irreparabile causata dalla brutalità del femminicidio: Yara Gambiraso, Cinzia Pinna, Marta Deligia, Dajela Neza, Elisa Claps, Francesca Deidda, Roberta Zedda.
Ogni nome, inciso nella memoria collettiva, evoca storie interrotte, promesse non mantenute, un potenziale inespresso.
L’evento non si è limitato a un mero gesto commemorativo.
Il docente Gian Luigi Pittau ha sottolineato l’urgenza di contrastare la violenza, una piaga sociale che mina le fondamenta della convivenza civile.
Ha riconosciuto la sensibilità e la capacità di comprensione delle nuove generazioni, auspicando un apprendimento reciproco e un impegno condiviso.
Coinvolgere i giovani nella lotta per i diritti umani e nella denuncia di ogni forma di discriminazione si configura come una strategia fondamentale per costruire un futuro più equo e sicuro.
Il Giardino dell’Arte e dell’Amore rappresenta un punto di partenza, un invito a proseguire il cammino verso la consapevolezza e l’azione.
Un appuntamento cruciale è previsto per venerdì 21: una marcia col filo rosso, simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne, partirà da via Roma, sotto il palazzo della Regione, per concludersi in piazza Garibaldi.
L’iniziativa, promossa dalle associazioni Luna e Sole, Cittadinanzattiva, dalla fondazione Una, nessuna, centomila, culminerà nella lettura dei nomi delle vittime di femminicidio del 2024, un monito costante per non dimenticare.
La musica e l’arte, espressioni universali di emozione e di denuncia, amplificheranno un messaggio chiaro e inequivocabile: la condanna di ogni forma di violenza e l’impegno a costruire una società libera dalla paura e dalla sopraffazione.








