L’indagine sulla tragica scomparsa di Giovanni Marchionni, il ventenne originario di Bacoli (Napoli) ritrovato senza vita a Portisco, si avvia verso una fase cruciale, caratterizzata dalla designazione di perizie tecniche indipendenti e dalla complessità degli elementi da analizzare.
La Procura di Grosseto, affiancata da quella di Tempio Pausania, ha delineato un quadro di competenze specialistiche per ricostruire con la massima accuratezza le circostanze che hanno portato alla morte del giovane.
Un elemento significativo è la presenza di Antonio Scamardella, ingegnere di comprovata esperienza, già coinvolto in indagini di rilevanza nazionale come quella del naufragio della Costa Concordia.
La sua nomina, in qualità di consulente per la Procura di Grosseto e nell’ambito del team di esperti coordinato dall’avvocato Maurizio Capozzo, legale della famiglia Marchionni, sottolinea l’importanza attribuita alla perizia tecnica nel tentativo di fare luce su una vicenda ancora avvolta nel mistero.
Parallelamente, la Procura di Tempio Pausania ha conferito l’incarico a Giuseppe Salvatore Mangano, esperto tecnico di pari competenza, che si occuperà di eseguire accertamenti specifici.
Il conferimento formale dell’incarico è previsto per le ore 15 di domani, preludio a un’ispezione meticolosa che si concentrerà su aree vitali dell’imbarcazione: la sala macchine, fulcro del sistema propulsivo e dell’energia a bordo; l’impianto di condizionamento, potenzialmente legato a malfunzionamenti o a condizioni ambientali anomale; la vasca acque nere, ambito di possibili contaminazioni o rischi per la salute; e il vano batterie, dove potrebbero risiedere elementi che hanno contribuito all’evento fatale.
Il team di esperti incaricato dalla famiglia Marchionni si arricchisce della presenza di Filippo Scamardella, proseguendo la tradizione di professionalità incarnata dal padre Antonio, e del dottor Sebastiano Ackermann, portando un ulteriore contributo di competenze multidisciplinari.
L’approccio sinergico, che unisce la visione della Procura e l’indagine indipendente della famiglia, mira a garantire una valutazione completa e imparziale.
La rappresentanza legale dei proprietari dell’imbarcazione, noti imprenditori nautici campani, è affidata all’avvocato Sebastiano Giaquinto, che si occuperà di tutelare i loro interessi nel corso delle indagini.
La presenza di diversi attori legali e tecnici segnala la delicatezza della situazione e la necessità di un’analisi rigorosa e trasparente per accertare le responsabilità e fare luce sulla verità.
La complessità tecnica degli accertamenti e la sensibilità emotiva della vicenda richiedono un approccio multidisciplinare e una comunicazione attenta per evitare interpretazioni errate e garantire il rispetto della memoria di Giovanni Marchionni.