L’operazione “Mare e Laghi Sicuri” della Guardia Costiera di Cagliari, appena conclusa, restituisce un quadro complesso e significativo dell’attività di controllo e soccorso svolta lungo il litorale sardo.
Più che un semplice resoconto di numeri, il bilancio rivela l’impegno costante e la capacità di risposta di un servizio essenziale per la sicurezza e la tutela del patrimonio costiero.
L’attività, estesa per circa 950 chilometri di costa, un territorio che abbraccia 49 comuni rivieraschi e tre aree marine protette di notevole valore ecologico – Capo Carbonara, Capo Spartivento e la Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre – ha richiesto un dispiegamento capillare di risorse.
L’operazione ha visto la coordinazione di assetti navali, terrestri e aerei, integrando il supporto cruciale dei mezzi della 4ª Sezione Volo di Decimomannu e del 4° Nucleo Subacquei della Guardia Costiera, elementi fondamentali per garantire una risposta efficace in situazioni di emergenza.
I dati parlano chiaro: 7.741 controlli complessivi, una cifra che testimonia la dedizione nel monitorare ogni aspetto della sicurezza in mare e lungo la costa.
Questi controlli si sono articolati in diverse aree: 1.607 imbarcazioni, 1.201 stabilimenti balneari, 2.410 interventi sul demanio marittimo, 368 riguardanti il traffico marittimo e 2.155 dedicati ad altre attività correlate.
L’attenzione al dettaglio è ulteriormente evidenziata dall’emissione di 340 verbali amministrativi, segno di una applicazione rigorosa delle normative vigenti.
L’aspetto cruciale emerge dalle 11 denunce, tra cui quelle per abusi demaniali e violazioni ambientali.
Queste segnalazioni, che hanno portato a sequestri di attrezzature balneari in comuni come Narbolia, Arborea e Domus de Maria, sottolineano la necessità di una vigilanza costante per prevenire e contrastare comportamenti illegali che danneggiano il patrimonio pubblico e l’ambiente.
La gravità di tali infrazioni non solo compromette l’integrità del litorale, ma incide negativamente sulla fruibilità e sicurezza di un bene comune.
L’intervento a Villasimius, con l’evacuazione della spiaggia di Punta Molentis a causa di un vasto incendio, illustra la capacità di risposta rapida e coordinata in situazioni di emergenza che mettono a rischio l’incolumità delle persone.
Questa azione, unitamente alla complessiva attività di prevenzione e controllo, conferma il ruolo centrale della Guardia Costiera nella salvaguardia della vita umana in mare e sulla costa, un impegno costante volto a garantire la sicurezza e la sostenibilità del territorio sardo.
L’operazione “Mare e Laghi Sicuri” si conferma quindi non solo un esercizio di controllo, ma un investimento nella tutela del futuro.