A partire da sabato 23 agosto, una significativa trasformazione investe l’accesso ai servizi di guardia medica in ventinove sedi dislocate sul territorio.
I tradizionali numeri di telefono fissi, a lungo utilizzati per contattare le sedi di guardia medica, saranno dismessi in modo definitivo, segnando un passaggio cruciale verso un sistema più integrato e tecnologicamente avanzato.
Questo cambiamento non rappresenta una semplice interruzione di un servizio, ma l’implementazione di un’evoluzione strategica volta a ottimizzare l’accesso alle cure non urgenti e a migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario territoriale.
L’adozione del numero unico europeo 116117, già in uso in numerosi paesi europei, costituisce un elemento chiave di questa riorganizzazione.
L’operatività del servizio sarà gestita da personale specializzato presso la centrale operativa dell’Areus di Nuoro.
Un operatore, addestrato e dotato di protocolli specifici, accoglierà la chiamata e, attraverso un colloquio mirato, raccoglierà informazioni dettagliate sulla natura della richiesta di assistenza.
Questo approccio, basato sull’analisi della sintomatologia e sulla valutazione del livello di urgenza percepito dall’utente, permetterà di indirizzare la chiamata verso il percorso più appropriato.
In caso di necessità, l’operatore potrà direttamente attivare il numero di emergenza 118, garantendo una risposta tempestiva in situazioni critiche.
Alternativamente, potrà fornire all’utente informazioni precise e aggiornate sulla localizzazione della sede di guardia medica più vicina e i relativi orari di apertura, facilitando l’accesso diretto al servizio.
L’implementazione di questo nuovo sistema rappresenta il risultato di una sinergia collaborativa tra diversi attori istituzionali.
L’Areus, con la sua competenza nella gestione delle centrali operative, ha collaborato strettamente con le direzioni dell’Asl 3 Nuoro e con il Dipartimento Sanità digitale e innovazione tecnologica di Ares Sardegna.
Questa collaborazione ha permesso di superare le sfide tecniche e organizzative, garantendo una transizione fluida e un servizio di alta qualità per la popolazione.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di digitalizzazione e innovazione nel settore sanitario sardo, con l’obiettivo di fornire servizi più accessibili, efficienti e centrati sul paziente.