L’ictus cerebrale rappresenta una delle emergenze mediche più critiche, un vero “contrattempo” del sistema circolatorio che può devastare la vita di un individuo in pochi, inesorabili minuti.
Ogni istante perso nella diagnosi e nel trattamento può significare una perdita irreversibile di funzione neurologica, con conseguenze a volte debilitanti e permanenti.
La recente vicenda di un paziente a Sassari, salvato grazie alla prontezza e all’intervento tempestivo dei vicini, offre una lezione preziosa: la consapevolezza della popolazione e la rapidità dei soccorsi sono fattori determinanti per l’esito positivo.
La direttrice della Stroke Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, Alessandra Sanna, sottolinea come la priorità assoluta sia garantire percorsi di cura rapidi e coordinati.
“Non parliamo di ore, ma di minuti.
Ogni secondo conta”, afferma, evidenziando come la chiamata tempestiva al 112 inneschi una reazione a catena cruciale: l’attivazione della rete ictus, l’allerta preventiva della Stroke Unit e la preparazione a ricevere il paziente in condizioni ottimali.
La Stroke Unit di Sassari, insieme a quella del Brotzu di Cagliari, funge da centro di riferimento regionale per le patologie cerebrovascolari, garantendo un elevato livello di specializzazione e una risposta multidisciplinare.
Il trattamento efficace dell’ictus non si limita alla fase acuta in ospedale; richiede una collaborazione intensa e sinergica tra numerosi professionisti: il team del Pronto Soccorso, i medici della Stroke Unit, infermieri specializzati, radiologi, radiologi interventisti, anestesisti, fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, e infine, un programma di riabilitazione intensiva, che può essere gestito in ambiente ospedaliero o territoriale.
Questa presa in carico globale mira a massimizzare il recupero funzionale e a migliorare la qualità di vita del paziente.
Per sensibilizzare la popolazione e facilitare l’individuazione precoce dei segnali di allarme, è stato adottato a livello internazionale il protocollo FAST.
Questo acronimo intuitivo fornisce una guida semplice per la valutazione rapida: Face (Faccia): osservare se un lato del viso appare cadente o asimmetrico durante un sorriso; Arms (Braccia): verificare la capacità di sollevare entrambe le braccia contemporaneamente; Speech (Linguaggio): chiedere di ripetere una frase semplice e valutare la chiarezza e la comprensibilità; Time (Tempo): in caso di sospetto, chiamare immediatamente il 112.
Ogni secondo perso può significare una perdita di neuroni irreversibile, compromettendo il recupero.
L’innovazione tecnologica e l’evoluzione della farmacologia hanno portato all’introduzione del tenecteplase, un farmaco trombolitico di nuova generazione, somministrato per via endovenosa con una singola iniezione.
La Sardegna è stata la prima regione italiana ad adottare questo farmaco, grazie all’iniziativa congiunta dell’Arnas Brotzu di Cagliari e della Stroke Unit di Sassari.
La sua rapida azione permette di dissolvere il coagulo che ostruisce l’arteria cerebrale, riducendo al minimo i danni neurologici.
Tuttavia, la dottoressa Sanna ribadisce che l’efficacia di qualsiasi trattamento farmacologico dipende in modo cruciale dalla rapidità con cui il paziente raggiunge il centro specializzato.
La combinazione di una popolazione consapevole, un sistema di soccorso efficiente e terapie avanzate rappresenta la chiave per affrontare questa emergenza neurologica con la più alta probabilità di successo.






