Un incendio di vaste proporzioni infuria nelle campagne di Loiri Porto San Paolo, nel cuore della Gallura sarda, mettendo a dura prova le risorse e la resilienza del territorio. L’evento, sviluppatosi in un’area caratterizzata da scarsa presenza antropica, si è rapidamente intensificato, alimentato da un vento impetuoso che favorisce la propagazione delle fiamme e ne rende difficoltosa la gestione. La combinazione di fattori ambientali, tra cui la densità della vegetazione boschiva, prevalentemente costituita da specie arboree a rapido innesco, ha creato una situazione di emergenza che richiede un intervento immediato e coordinato.La gravità dell’incendio ha reso necessario l’impiego di mezzi aerei di soccorso. Due Canadair, decollati dalla base di Olbia, stanno operando in maniera strategica per arginare il fronte di avanzata delle fiamme, con lanci d’acqua mirati a raffreddare i punti critici e a interrompere la catena di propagazione. In supporto alle operazioni aeree, un elicottero Superpuma, dislocato presso la base di Alà dei Sardi, e un altro proveniente dalla base di Limbara, forniscono informazioni cruciali attraverso ricognizioni aeree, individuando i focolai secondari e supportando i Canadair con indicazioni precise.Le operazioni a terra sono condotte congiuntamente dal Corpo Forestale sardo, garante della tutela del patrimonio forestale regionale, e da diverse unità specializzate. Due squadre dell’Agenzia Forestas, provenienti da Padru e Loiri Porto San Paolo, apportano la loro esperienza nella gestione degli incendi boschivi, mentre una squadra di volontari di Olbia, impegnati nella salvaguardia del territorio, collabora attivamente. A supporto, una squadra dei barracelli di Olbia, con la loro conoscenza del terreno e le loro capacità operative, contribuisce a creare linee di contenimento e a proteggere le infrastrutture circostanti. La complessa sinergia tra queste forze rappresenta un elemento chiave per fronteggiare questa emergenza, minimizzando i danni e preservando la biodiversità unica della Gallura. L’evento sottolinea, inoltre, la crescente vulnerabilità degli ecosistemi sardi agli impatti del cambiamento climatico e la necessità di investire in prevenzione e in strategie di gestione attiva del territorio.