Un’area di pregio ambientale e storico-culturale, il più esteso pinneto della Sardegna, è stata devastata da un incendio a Masongiu, nel territorio di Marrubiu, provincia di Oristano.
L’evento, verificatosi nelle campagne circostanti, ha colpito una struttura pastorale tradizionale, un esempio tangibile del legame profondo tra l’uomo e il territorio sardo.
Queste costruzioni, realizzate con tecniche costruttive ancestrali, impiegano prevalentemente pietra a secco e legno, fungendo da rifugio per i pastori durante le attività di transumanza e di custodia del bestiame.
Rappresentano un patrimonio immateriale, testimonianza di un’economia e di un’organizzazione sociale basate sull’allevamento e sull’utilizzo sostenibile delle risorse naturali.
La loro perdita, oltre al danno ecologico, segna una ferita alla memoria collettiva e all’identità culturale sarda.
L’incendio, di vaste dimensioni, ha richiesto un massiccio intervento dei vigili del fuoco di Oristano.
Le operazioni di spegnimento, protrattesi per circa due ore, hanno coinvolto due Auto Botte Pompa (ABP) e un’autoscala, dimostrando la difficoltà di accesso all’area e l’intensità delle fiamme.
Il fumo denso e l’elevata temperatura hanno reso l’intervento particolarmente impegnativo per le squadre di soccorso, che hanno operato in condizioni difficili.
Le cause dell’incendio rimangono al momento incerte, oggetto di accertamenti da parte delle autorità competenti.
Nonostante la gravità della situazione, fortunatamente non si registrano feriti o persone coinvolte.
Le forze dell’ordine sono attivamente impegnate nella ricostruzione della dinamica degli eventi, escludendo o confermando ipotesi accidentali, dolose o legate a possibili fughe incontrollate di materiale infiammabile.
L’incendio solleva interrogativi cruciali sulla vulnerabilità di questi ecosistemi fragili e sulla necessità di rafforzare misure di prevenzione e di protezione.
La salvaguardia del patrimonio arboreo, la gestione del rischio incendi e la sensibilizzazione della comunità locale rappresentano imperativi urgenti per preservare la bellezza e la biodiversità della Sardegna, garantendo al contempo la tutela delle strutture e delle tradizioni che ne costituiscono l’essenza.
La ricostruzione del pinneto, laddove possibile, dovrà tenere conto non solo della ripristino della struttura fisica, ma anche della sua valenza culturale e del suo ruolo all’interno del paesaggio rurale sardo.
