venerdì 1 Agosto 2025
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Cagliari

Intossicazione da botulino a Cagliari: 6 ricoverati, indagini in corso.

L’emergenza sanitaria legata all’intossicazione da botulino a Cagliari si evolve, con il numero complessivo di ricoverati salito a sei.
La situazione più delicata coinvolge il padre di un undicenne trasferito in urgenza al Gemelli di Roma in condizioni critiche, affiancato da un ulteriore adulto.
Tre pazienti sono attualmente assistiti presso l’ospedale Brotzu, mentre altri due ricevono cure al Policlinico Casula di Monserrato.

L’episodio, collegato al consumo di alimenti provenienti da uno stesso chiosco di street food durante la Fiesta Latina tenutasi a Monserrato dal 22 al 25 luglio, solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza alimentare e sulla gestione delle catene di distribuzione.
Il botulino, infatti, presenta un periodo di incubazione variabile tra i cinque e i sette giorni, elemento che rende complessa l’identificazione precoce dei casi e impone un’attenta sorveglianza epidemiologica per escludere la comparsa di ulteriori manifestazioni cliniche nelle prossime settimane.
L’Amministrazione Comunale di Monserrato ha rilasciato una dichiarazione volta a chiarire che l’intossicazione si è manifestata esclusivamente in soggetti che hanno consumato determinati alimenti.
La disparità di reazione, ovvero il fatto che persone che hanno assunto gli stessi cibi non abbiano sviluppato sintomi, suggerisce una contaminazione localizzata e circoscritta a specifici lotti di prodotti.

Questo dato, se confermato, potrebbe restringere il campo dell’indagine, concentrandosi sull’identificazione del punto esatto di contaminazione all’interno del processo di preparazione o conservazione degli alimenti.
L’intervento tempestivo del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) è stato fondamentale per l’allerta immediata dei soggetti coinvolti e per l’avvio delle azioni di controllo necessarie a limitare la diffusione dell’evento.

Tuttavia, l’episodio evidenzia la necessità di rafforzare i controlli e le misure di prevenzione lungo l’intera filiera alimentare, con particolare attenzione alle pratiche di manipolazione, conservazione e distribuzione dei cibi, soprattutto in contesti di aggregazione e somministrazione di alimenti di strada.

L’indagine è attualmente in corso per accertare le cause esatte della contaminazione e identificare i responsabili.
La vicenda pone inoltre l’accento sull’importanza di una corretta informazione e sensibilizzazione dei consumatori in merito ai rischi legati alla sicurezza alimentare e alle corrette pratiche di igiene e conservazione degli alimenti.
La comunità scientifica e le autorità sanitarie si impegnano a fornire aggiornamenti continui e a garantire la trasparenza delle indagini per tutelare la salute pubblica.

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