La Regione intende affrontare la problematica delle liste d’attesa sanitarie con un piano strutturale e incrementale, puntando a una profonda riorganizzazione dei processi di prenotazione e gestione delle prestazioni. L’iniziativa, sostenuta da un investimento di 13 milioni di euro, si articola in diverse fasi, a partire da un immediato sistema di monitoraggio tramite SMS e email di conferma e disdetta, a garanzia di una migliore allocazione delle risorse derivanti dalle cancellazioni.La governatrice Alessandra Todde ha sottolineato la necessità imperativa di un intervento risolutivo, evidenziando come il modello attuale sia destinato ad aggravare la situazione. La riprogettazione del portale Cup web rappresenta il fulcro di questa trasformazione, con l’obiettivo di offrire ai cittadini una maggiore autonomia nella prenotazione delle prestazioni. Questo cambiamento strutturale è legato alla presa d’atto di criticità profonde nel sistema attuale, come il numero elevato di mancati accessi agli appuntamenti (stimato in circa 100.000), che penalizza altrettanti cittadini, e la persistenza di profili presenti nelle liste d’attesa nonostante decessi, segnalando una carenza di aggiornamento e di controllo.Parallelamente, si intende introdurre il concetto di “liste attive”, ovvero momenti dedicati e organizzati dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL) per massimizzare la disponibilità di specialisti e ottimizzare l’erogazione delle prestazioni. Particolare attenzione sarà riservata a percorsi diagnostico-terapeutici complessi, come quelli oncologici, garantendo l’accesso prioritario a pazienti con patologie specifiche.La riprogettazione del portale Cup web, tuttavia, è un processo che richiede tempo. La governatrice ha esplicitamente evitato promesse di risultati immediati, sottolineando la necessità di chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini. L’enfasi è posta sulla comunicazione di un percorso graduale e sulla fornitura di segnali concreti di miglioramento, a partire dall’implementazione immediata di programmi di apertura straordinaria e del sistema di “recall” per confermare gli appuntamenti. L’integrazione dei dati tra le diverse ASL è un ulteriore elemento chiave per una gestione efficace delle liste d’attesa, in grado di evitare duplicazioni e inefficienze. Il problema dell’elevato numero di prestazioni erogate tramite pronto soccorso, pari a circa 3 milioni, rappresenta un altro indicatore di criticità che andrà affrontato parallelamente con questa riorganizzazione.
Liste d’attesa: la Regione punta a una svolta con 13 milioni
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