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sabato 8 Novembre 2025

Michela Sestu, giovane astrofisica italiana, vince il premio Milla Baldo Ceolin

La fisica delle particelle, un campo di ricerca che scruta l’architettura più profonda della realtà, ha un nuovo volto emergente: Michela Sestu, giovane ricercatrice italiana insignita del prestigioso premio Milla Baldo Ceolin. Questo riconoscimento, di quinta edizione, conferito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), celebra l’eccellenza scientifica delle giovani donne che intraprendono carriere nella fisica teorica, un settore storico-culturalmente dominato da figure maschili, e si pone come un catalizzatore per incentivare la partecipazione femminile in un ambiente spesso arduo e competitivo.

Michela Sestu, neolaureata magistrale dell’Università di Cagliari, si distingue per la sua tesi, “Elastic and inelastic neutrino scattering on argon”, un’indagine approfondita delle interazioni tra neutrini, particelle elementari notoriamente elusive e fondamentali per la comprensione della materia oscura e dell’evoluzione cosmica, e la materia ordinaria a basse energie.
La sua ricerca, inserita in un contesto di indagini internazionali all’avanguardia, si focalizza su un aspetto cruciale: decifrare i meccanismi di interazione dei neutrini con i nuclei atomici e gli elettroni, un’area di studio che rivela dettagli preziosi sui costituenti fondamentali dell’universo e sui processi che ne hanno plasmato la storia.
La cerimonia di premiazione, tenutasi presso l’Istituto Galileo Galilei di Firenze, cuore pulsante della ricerca INFN in collaborazione con l’Università degli Studi Fiorentina, ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama scientifico italiano, tra cui il Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli, il Direttore del GGI Fulvio Piccinini, la Rettore dell’Università Fiorentina Alessandra Petrucci e la Professoressa Stefania Salvadori, esperta di fisica astroparticellare.

Il premio porta il nome di Massimilla Baldo Ceolin, “Milla”, una figura storica della fisica italiana, pioniera nello studio delle particelle elementari e prima donna a conseguire una cattedra all’Università di Padova.
La sua eredità, rappresentata da questo premio, incarna un impegno a promuovere il talento femminile in un settore dove la parità di genere è ancora una sfida aperta.
Attualmente, Michela Sestu prosegue il suo percorso accademico come dottoranda di ricerca presso l’Università di Cagliari, estendendo le sue indagini sulla fenomenologia del neutrino.

La sua ricerca non è solo un esercizio accademico, ma un contributo potenziale per la risoluzione di alcune delle questioni più pressanti della fisica contemporanea: dalla natura della materia oscura alla comprensione dei processi di barionogenesi che hanno portato all’asimmetria tra materia e antimateria nell’universo primordiale.

Il lavoro di Sestu si inserisce, quindi, in una rete globale di collaborazioni scientifiche, contribuendo ad affinare i modelli teorici e a guidare le future sperimentazioni nel campo della fisica delle particelle.

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